Querelle su Ici e Imu, la giunta “licenzia” i legali
DUINO AURISINA
Si complica il contenzioso fra il Comune di Duino Aurisina e la “Serenissima Sgr”, una delle società nei confronti delle quali l’amministrazione, oggi guidata dal sindaco Daniela Pallotta, vanta un significativo credito in relazione a tributi Ici e Imu che non sarebbero stati pagati. È di questi giorni una delibera di giunta che stabilisce la «revoca degli incarichi di patrocinio legale alla Cooperativa Sociale Rete sociale Tributi».
Una scelta forte, che non mancherà di generare conseguenze di natura giudiziaria, alla quale se ne affianca un’altra, di pari valenza, con la quale si conferisce, all’avvocato Luca De Pauli di Udine, l’incarico legale per iniziare un’azione giudiziaria rivolta ad «accertare la nullità della convenzione e dell’affidamento alla Cooperativa Rete sociale Tributi». In sostanza, la giunta Pallotta disconosce la regolarità della convenzione a suo tempo stipulata dalla giunta Kukanja per la gestione della querelle con la “Serenissima Sgr”. Se la richiesta dell’esecutivo oggi in carica dovesse essere accolta, tutti gli atti del procedimento in corso, nella fattispecie quelli “presupposti”, quelli “conseguenti” e quelli “successivi”, sarebbero nulli. A spiegare le ragioni che hanno indotto la giunta Pallotta a deliberare in tal senso è il vicesindaco, nonché assessore per i Tributi, Walter Pertot: «Sono due le motivazioni che ci hanno portato a questa decisione – precisa –. Da un lato non risulta sia stata esperita alcuna procedura di gara, perciò la scelta della giunta che ci ha preceduto sarebbe stata fatta individuando direttamente la Cooperativa, in base a un criterio di cui non conosciamo le caratteristiche. In secondo luogo, sarebbe stata superata la soglia comunitaria per gli appalti e i servizi che, nel biennio 2014-2015, era di 207 mila euro. Non entriamo nel merito della vicenda – aggiunge Pertot – ma abbiamo inteso sottoporre alle valutazioni del giudice quanto accaduto».
Nel testo della delibera che punta ad accertare la nullità della convenzione, c’è un ulteriore elemento di notevole rilievo: si afferma che «non risulta alcuna traccia di progetto di inserimento lavorativo, solo accennato nella convenzione iniziale». Un’affermazione che ha suscitato l’immediata reazione di Lorenzo Corigliano, all’epoca assessore della giunta Kukanja: «Se quanto affermato nella delibera fosse vero – replica – ciò significherebbe che le due persone che, per due anni e mezzo, hanno lavorato in Comune, al servizio Tributi, e con le quali l’attuale sindaco Daniela Pallotta e l’assessore Massimo Romita hanno interloquito in più di un’occasione, lavoravano in nero». Ma l’opinione di Corigliano è che non sia questo il solo punto debole della delibera della giunta in carica: «Ricordo all’esecutivo che, essendo la cooperativa in questione un ente di natura sociale, esso non è soggetto alla normativa che prevede l’allestimento di una gara per l’incarico. Domani (oggi, ndr) – conclude l’ex assessore – scade il termine di pubblicazione delle delibere all’Albo pretorio. Non mi sorprenderei se qualcuno si recasse alla Procura e alla Corte dei conti per evidenziare la situazione». —
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