«Questa città ha saputo integrare»

Dopo tre settimane a Monfalcone, la nuova dirigente dell’Istituto comprensivo Randaccio, Barbara Tomba, 39 anni, udinese proveniente dall’Ic di Pavia di Udine, si sente “a casa”. Non solo perché abitano in zona dei cugini che hanno frequentato la media di via Canaletto, dov'è insediato l’ufficio di dirigenza. Il merito va all’accoglienza e alle disponibilità «a incontrare il nuovo senza titubanze» ricevute innanzitutto dalla dirigente uscente Alessandra Conte Romani, una presenza forte, vicina al territorio e molto amata. Un’eredità non da poco quella che la dirigente di prima nomina s’è trovata a raccogliere. «Non ho trovato timori, però, ad accogliere il nuovo - ribadisce Barbara Tomba, 39 anni, insegnante dal ’92 e una formazione da pedagogista -. Ciò che mi preme, molto, è muovermi in un’ottica di continuità rispetto a quanto fatto da Alessandra in questi anni in modo egregio. Abbiamo lavorato assieme nell’ultima settimana prima che lasciasse l’incarico proprio in questo senso e all’insegna dell’ascolto, elemento fondamentale di questa professione e che deve essere comprensivo delle necessità di tutti». Quelle degli studenti e delle famiglie, ma anche dei docenti e del personale. «La mia intenzione è quella di valorizzare ogni singola professionalità - spiega - per fare squadra. Sono una pedagogista e credo fortemente in questo lavoro, scelto non per scappare dall’insegnamento, ma per provare a trasmettere passione ed entusiasmo per questa professione». A vantaggio dei bambini e dei ragazzi cui la scuola deve trasmettere, ricorda Barbara Tomba, «sapere, saper fare, ma anche saper essere assieme». Un tema, questo, a dir poco importante a Monfalcone, dove la presenza di stranieri è elevata, come i flussi immigratori dalle regioni italiane del Sud. «A Udine c’è un’immigrazione straniera inferiore, in termini percentuali - osserva -. Monfalcone è vista come una realtà che è riuscita a integrare. Certo ci sono delle difficoltà, a iniziare dal livello linguistico per passare a quelle di tipo culturale, ma superabili se si vive questa esperienza come un arricchimento reciproco».
In questi giorni al lavoro di dirigente Barbara Tomba sta affiancando comunque anche quello di insegnante in una prima, dove manca ancora un docente. «Non mi dimenticherò mai di essere un’insegnante - sottolinea - e non sono una burocrate. Voglio dedicarmi alla crescita dei ragazzi e del corpo docente». Barbara Tomba è stata insegnante a tempo determinato nelle scuole dell’infanzia e primarie della provincia di Udine dal ’92 al ’99 e dal settembre del ’99 a fine agosto di quest’anno docente di scuola primaria a Buttrio nell’ambito dell’Ic di Pavia di Udine. Dal 2006 è pedagogista nelle scuole primarie e secondarie della provincia di Udine e libera professionista.(la.bl.)
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