Raccolta di asparagi, è allarme vipere

FIUME. Pericolose sì ma anche protette. Le vipere si sono rianimate in questi giorni di calura quasi canicolare in Croazia e l’Istituto nazionale per la tutela della natura ha deciso di diramare un comunicato in cui si ricorda ai cittadini che dopo il letargo invernale questi rettili sono usciti dalle loro tane e dunque non è raro (né lo sarà) incontrarli. Con le belle giornate di fine aprile e inizio maggio, a mettersi in moto sono stati coloro che amano stare all’aria aperta, più un esercito di raccoglitori di asparagi, entrati in azione in Istria, Dalmazia e Quarnero, regione insulare compresa. Da qui il consiglio dell’istituto - in caso di incontro ravvicinato con un serpente - di lasciarlo stare in pace, cercando di evitarlo o di spaventarlo battendo i piedi per terra. «In Croazia vivono 15 specie di serpenti e tre di essi sono velenosi – così nel comunicato – si tratta della vipera comune, della vipera dal corno e la vipera dell’Orsini. Le altre 12 specie sono inoffensive e comunque tutte risultano protette dalla legge sulla salvaguardia della natura. Non vanno ferite e tantomeno uccise ed è vietato pure arrecare loro disturbo, prenderle in mano oppure tenerle in cattività».
Ogni anno in Croazia, specie nelle aree dell’entroterra dalmata, i casi di morsi di vipera non sono rari e talvolta hanno conseguenze tragiche. A venire morsi sono soprattutto gli agricoltori, le donne che compiono vari lavori in casa o nei dintorni dell’abitazione ed anche le persone intente a raccogliere gli “sparisi” o “sparughe”. In quel caso, questo il consiglio degli esperti, la persona morsa deve mantenere la calma se possibile, togliere l’indumento (o gli indumenti) e i gioielli dalla parte colpita perché soggetta a gonfiore e lasciare che dalla ferita scorra il sangue, senza operare tagli o succhiare il veleno. Si deve procedere immediatamente al ricovero nella più vicina struttura sanitaria e non è necessario specificare quale vipera abbia morso in quanto il siero antivipera è identico per le tre specie suddette.
Ultimo avvertimento: è inutile e soprattutto pericoloso cercare di catturare la vipera che ha sferrato il morso per portarla da un medico. Il serpente potrebbe colpire nuovamente. Il problema delle vipere sta diventando di anno in anno sempre più serio nell’isola dalmata di Lesina (Hvar), dove il loro numero è in continuo aumento. Si crede che ciò avvenga per l’abbattimento delle manguste, introdotte dall’India a Meleda (Mljet) circa 100 anni fa su decisione del ministero dell’Agricoltura di Vienna per ridurre l’allora accentuata proliferazione di vipera. Circa 35 anni fa due esemplari di manguste furono portati a Lesina e da allora vi è stato un boom, con rischi per la biodiversità dell’isola. Le doppiette di Lesina hanno abbattuto centinaia di manguste e contemporaneamente è aumentato di parecchio il numero di serpenti velenosi.
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