Raccolta plastica dai cassonetti dal Comune messaggi inesatti

In conferenza stampa si era parlato del doppio passaggio settimanale su tutte le utenze e non solo per i condomini. A stanare l’errore il consigliere Greco
Bonaventura Monfalcone-11.07.2019 Raccolta plastica-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.07.2019 Raccolta plastica-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Troppo bello per essere vero. Alla fine l’“aiutino” alle famiglie monfalconesi che d’estate accumulano quantitativi spropositati di plastica e non trovano altra soluzione che un compattatore di rifiuti domestico varrà solo per le utenze condominiali. E, pure qui, per un unico sottogruppo. Infatti a beneficiare dell’asporto settimanale, non più quindicinale almeno fino a settembre, saranno i palazzoni con numerosi nuclei residenti, che già ricorrono al cassonetto giallo di appoggio. Giorno di ritiro suppletivo: mercoledì. Ma pare si tratti di un «esperimento», dunque in un futuro questo specifico aspetto della differenziata potrà meglio tararsi.

Del resto la ratio dell’ultimo accomodamento non generalizzato, e lo si è appreso dall’esecutivo appena ieri per la prima volta, poiché alla conferenza stampa appositamente indetta dall’amministrazione alcuni giorni fa per annunciare la “rivoluzione” (a questo punto una modifica al sistema di raccolta porta a porta più che un sovvertimento copernicano, ché il provvedimento riguarda solo una parte delle utenze, non tutte) non ne era stato fatto cenno dal sindaco, è di «contrastare gli abbandoni ai piedi dei raccoglitori esposti su via e impedire che un errato conferimento possa inficiare la qualità della differenziata altrimenti prodotta, come purtroppo accaduto recentemente in centro, all’angolo tra il viale e via Sant’Ambrogio, con tanto di intervento della Municipale». Lo chiarisce, su precisa domanda, l’assessore competente e vicesindaco Paolo Venni, che invece era al corrente della portata della modifica avendo seguito la vicenda dall’inizio. Piccolo inciso: è prassi, con questa amministrazione, che le redini di ogni conferenza stampa siano tenute dalla prima cittadina, di qui, probabilmente, il qui pro quo.

A ogni modo è stato il capogruppo consiliare del Misto Omar Greco a mettere in luce che le cose non stavano propriamente come esposte dal municipio e ovviamente in quei termini riferite dai giornalisti convocati (difatti anche la collega del Primorski ha scritto di un cambio del porta a porta esteso a tutti i cittadini e non solo a una parte). Glielo avrebbe riferito una non meglio asserita «fonte aziendale», dunque Isa Ambiente, presumibilmente all’indomani della pubblicazione dell’articolo, facendo scoppiare il caso della parziale informazione. Definita invece da Greco «una balla data in pasto ai cittadini».

A questo punto l’ente dovrà fare uno sforzo in più per correggere il tiro, visto che ormai la maggior parte dei monfalconesi è convinta di potersi avvalere dell’ “aiutino”, invece non previsto – vale la pena ribadirlo – per le utenze di case singole o condomini privi del cassonetto giallo. Una piccola doccia fredda. C’è da dire però, e il vicesindaco tiene a precisarlo, che questi ultimi possono sempre avere accesso, in caso di difficoltà a fruire del porta a porta, a Vasco. Un sistema a detta dell’ente ormai ampiamente rodato.

«Su tutto si può speculare – commenta Venni –, ma resta un dato di fatto che il Comune, con questa manovra, ha voluto solo intervenire là dove si verificavano delle criticità. Il porta a porta, per villette e piccoli caseggiati, funziona perfettamente, perché i cittadini, avendo il sacco sul vialetto, hanno tutto l’interesse a tenere il tratto decoroso. Viceversa accade ai cassonetti condominiali, di servizio a svariate utenze, sovente lasciati aperti e per ciò ricettacolo di abbandoni». Ma l’«esperimento», «non è detto si fermi ad agosto».

Peccato solo che nell’entusiasmo del provvedimento, comunque a costo zero per il cittadino, l’amministrazione si sia scordata di dire che è per molti, ma non per tutti. –



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