Radioamatori, 40 anni di solidarietà

La tremenda esperienza durante il terremoto in Friuli del 1976 durante la quale i radioamatori gradesi sono stati impegnati per lungo tempo, è stato uno degli argomenti trattati nel corso dell’assemblea e dell’incontro conviviale avvenuto in occasione dei 40 anni della costituzione della sezione di Grado dell’Associazione Radioamatori Italiani. Subito dopo la prima scossa del maggio 1976, i radioamatori gradesi hanno avuto un importante ruolo di coordinamento e si sono recati anche a Gemona e negli altri centri devastati dal sisma, per attivare i collegamenti radio con la Prefettura. Superata la prima fase di sostituzione delle linee di comunicazione che erano saltate, i radioamatori si sono occupati di inviare (e ricevere) messaggi diretti ai parenti dei friulani che si trovavano all’estero.
Sono stati ricordati anche i duri momenti del distacco dalla sezione di Gorizia, per diventare sezione autonoma. Quanto all’attività, è stata evidenziata la lunga sequela di affermazioni, anche in campo mondiale, che gli OM – così si identificano – di Grado hanno conseguito nelle varie competizioni: dai contest alle maratone, alle radiolocalizzazioni. Altro aspetto, uno dei punti di forza dell’attività 2014, è l’attivazione delle isole, che consiste nel trasportare negli isolotti della laguna le apparecchiature radio, le antenne, il generatore e quant’altro necessario per collegare i radioamatori di tutto il mondo, promuovendo l’immagine turistica dell’Isola. Hanno partecipato all’incontro anche 5 dei 7 presidenti (gli altri sono nel frattempo deceduti) che si sono alternati alla guida della sezione: quello attuale, Claudio Deltin, Silvano Bonini, Ettore Scaramuzza, Andrea Regolin e Livio Morsut. Per chi avesse intenzione di avvicinarsi a questa attività, la sede della sezione Ari di Grado che si trova nell’area della sede della Protezione civile alla Schiusa, è aperta ogni venerdì, dalle 21 in poi. La festa si è conclusa con il taglio di una speciale torta, arricchita da un tasto telegrafico e una cuffia quasi a grandezza naturale realizzati in pasta di zucchero, unitamente al brindisi.
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