«Ragazzo gentile e tranquillo Viveva col suo cagnolino»

«Un ragazzo sempre sorridente, disponibile e gentile». I vicini di casa di Alessio Rinaldi ricordano così il trentaseienne strappato alla vita dall’incidente accaduto lungo il raccordo autostradale 13 ieri alle 3.30. Abitava in una palazzina composta da sei appartamenti, al secondo piano, ad Aurisina Cave 27/L: un immobile che si trova in cima ad una stradina che poi, scendendo, transita anche alle spalle del municipio dove ha sede il Comune di Duino Aurisina. Sulla porta d’ingresso dell’abitazione di Rinaldi, una scritta “Attenti ai cani” e, subito sotto, una fotografia di un cane con l’avvertimento “Attenti all’uomo”. Due dettagli che testimoniano la passione che il trentaseienne aveva per gli animali. «Viveva con il suo cagnolino - ricorda un vicino - e so che lavorava alla Fincantieri di Monfalcone. Una persona sempre sorridente e disponibile». Alessio Rinaldi era un uomo «molto tranquillo. Lo vedevamo poco - dice Alarico Valentini, un altro degli abitanti dello stabile di Aurisina Cave -, non c’era una conoscenza approfondita anche se lo abbiamo visto crescere qua, essendo venuti ad abitare in questa casa quando lui era piccolo e stava qui con i genitori».
Si apre un’altra porta che dà sulle scale interne del condominio di Aurisina Cave 27/L: «Abbiamo saputo, sì. Un dispiacere enorme - sono le parole di un’altra vicina -, è una disgrazia. Alessio era una persona buona e gentile. Sì, lavorava a Monfalcone».
Ieri mattina e nell’arco delle ore successive della giornata, la notizia si è via via diffusa fra i residenti e i frequentatori della zona. Generando, evidentemente, incredulità e sconforto. Di Alessio Rinaldi, che avrebbe compiuto 37 anni il prossimo 11 di ottobre, conservano un bel ricordo anche al Bar Sport di Aurisina Cave, nel piazzale centrale, proprio a pochi passi dal palazzo municipale. «Era un nostro conoscente, un cliente simpatico e sempre educato, educatissimo - osserva Nicola Grossi, titolare dell’esercizio pubblico -. Qualche volta veniva a bere il caffè da noi, ma nell’ultimo anno lo avevamo visto meno frequentemente».
Anche la testimonianza di Grossi conferma come Rinaldi fosse impegnato con il suo lavoro alla Fincantieri, a Monfalcone, e amasse gli animali: «Era un appassionato di cani, li trattava come se fossero dei figli», conclude l’esercente.
Magdalena Janjic, l’altra vittima del terribile incidente mortale avvenuto sul raccordo autostradale nel tratto fra Prosecco e Sgonico, avrebbe compiuto 37 anni invece il 23 di luglio di quest’anno. La donna, originaria della vicina Slovenia (era nata a Capodistria), viveva assieme alla sua famiglia, con il marito e una figlia minorenne, in una casa - è stato confermato dalla Polizia stradale - sempre nel comune di Duino Aurisina. (m.u.)
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