Ragazzo investito sulle strisce: la rotatoria di Grado finisce sotto accusa
Chiesto a gran voce dagli abitanti dell’isola un intervento di messa in sicurezza per la strada all’ingresso di Valle Goppion. Il sindaco annuncia verifiche ad hoc

La rotatoria all’ingresso di Valle Goppion (Valle Cavarera) è pericolosa. È stato detto in più occasioni e le decine di segnalazioni arrivate al Piccolo dopo l’ennesimo incidente avvenuto giovedì ne sono la testimonianza. La sollecitazione che arriva da più parti è pertanto una sola: intervenire prima che ci scappi il morto.
A fare le spese della pericolosità della strada, l’altro giorno, è stato un ragazzo di appena 17 anni, investito appunto all’altezza della rotatoria. Ma anche il giorno precedente si era verificato un analogo episodio; coinvolta in quel caso una donna di Grado, fortunatamente con lievi conseguenze. E la dinamica è sempre la stessa: pedoni o ciclisti investiti mento sulle strisce.
È “naturale”, infatti, per chi viaggia in direzione Grado, proseguire la marcia dopo essere entrato nella rotatoria. Invece a Valle Goppion, dopo aver percorso mezza rotatoria, ci si trova davanti strisce pedonali con corsia ciclabile. Se le velocità sono molto basse, nessun problema: basta una frenata e poi si prosegue. Ma se la velocità è più sostenuta, l’impatto spesso non si riesce ad evitare.
L’amministrazione, per voce del sindaco Giuseppe Corbatto, ha subito espresso vicinanza al diciassettenne investito. «Gli auguriamo la più pronta guarigione e ci stringiamo alla famiglia insieme all’intera cittadinanza nell’esprimere vicinanza alla famiglia». Il primo cittadino ricorda che la rotatoria è entrata in funzione nel maggio 2022 e i lavori sono stati eseguiti in ottemperanza alle prescrizioni fornite dall’Ente di Decentramento Regionale di Gorizia (Edr Go) in conformità con il Codice della Strada.
«Da un primo esame – afferma ancora il sindaco – non risulta che in questi tre anni siano accaduti altri incidenti rilevanti. Ciò nonostante, abbiamo ritenuto opportuno condurre un riesame della sicurezza della rotatoria: esame che dipenderà anche dal rapporto dei Carabinieri per comprendere nel dettaglio la dinamica dell’incidente».
Un tempo, al posto della rotatoria, c’era un incrocio regolato da un impianto semaforico. Per snellire il traffico è stato correttamente deciso di realizzare una rotatoria, solo che non si è tenuto nella giusta considerazione il fatto che l’incrocio è attraversato spesso da molti pedoni e da ciclisti, anche perché proprio all’ingresso di Valle Goppion c’è un supermercato.
Il problema più difficile da risolvere è quello dei ciclisti che arrivano sul posto dello svincolo verso la rotatoria dalla pista ciclabile e qui la devono attraversare. All’inizio, appena realizzata la rotatoria, il transito dei ciclisti lungo la strada provinciale (si tratta di quella che arriva in Pineta e prosegue per Monfalcone) doveva avvenire con la bicicletta a mano; poi la segnaletica è stata modificata e l’attraversamento è stato consentito anche senza smettere di pedalare.
Il punto è che, in realtà, dal lato opposto all’ingresso di Valle Goppion, la ciclabile non prosegue come avrebbe dovuto (il progetto iniziale del Comune è stato in seguito fatto modificare) all’interno di Valle Goppion. Le bici devono muoversi invece su un marciapiedi (che dovrebbe in realtà essere pedonale) e poi è necessario immettersi sulla normale viabilità carrabile con l’ennesimo attraversamento. Qualcuno ha anche suggerito di mettere dei dissuasori di velocità vicino alla rotatoria.
«Bisogna sempre rimarcare - conclude Corbatto - che chi percorre e utilizza le rotatorie deve prestare la massima attenzione, rispettando tutte le norme del Codice della Strada e le regole di prudenza e di buon senso».
Sempre a proposito di questa rotatoria da tempo ormai si aspetta che venga realizzato anche il cosiddetto “quarto braccio” che porterebbe gli automobilisti direttamente verso i grandi parcheggi di Sacca dei Moreri senza essere costretti a fare un giro tortuoso attraverso Città Giardino.
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