Rapina con coltello alle Poste di Grado

GRADO. Entra nell’ufficio postale di Grado e, coltello alla mano, semina il panico tra i dipendenti. Cala il gelo e l’uomo, sotto la minaccia di quella lama, finisce per mettere le mani sul denaro contante, lo arraffa e si dà alla fuga.
L’incubo è iniziato ieri di primo mattino, proprio durante l’apertura della Posta centrale dell’Isola, situata in via Caprin.
Tra le 8.20 e le 8.30, infatti, all’avvio della giornata lavorativa, il rapinatore, il volto coperto e un giubbotto piuttosto ampio, si è presentato all’interno del locale con l’arma tagliente ben in vista. In quel momento c’erano i soli dipendenti intenti a prendere servizio dietro i loro sportelli. Erano presenti almeno quattro persone.
Finchè, ad un certo punto, l’uomo, senza mai proferire parola, evidentemente per non fornire indizi tali da tradirne l’identità, a partire proprio dall’accento e dall’inflessione del suo linguaggio, ha notato che sul retro del bancone degli sportelli, in fondo c’era l’ufficio direzionale con la porta aperta.
La responsabile era intenta a preparare il contante da affidare al personale per le consuete operazioni di movimentazione del denaro per i pagamenti e la consegna dei resti.
Soldi prelevati dalla cassaforte e suddivisi, per metterli a disposizione dei lavoratori.
È stato un attimo. Il rapinatore ha infilato il percorso diretto verso l’ufficio retrostante superando la barriera mobile che separa gli sportelli dall’area di accoglienza e ricevimento degli utenti.
Con piglio deciso e rapidità si è avventato sui soldi e, forte del suo coltello in pugno, ha preso il denaro per poi guadagnare altrettanto rapidamente l’uscita.
Due operatori addetti allo smistamento della posta da consegnare ai domicili, hanno visto il rapinatore che, una volta uscito dal locale di via Caprin, si è dileguato a piedi, in direzione del porto.
Le stime circa l’ammontare del denaro rubato si aggirerebbero attorno a qualche migliaio di euro, sull’ordine dei 5mila. Stime precauzionali, non essendo stato fornito l’effettivo valore del “colpo” messo in atto nel giro di pochi minuti.
Quella di ieri è stata una mattinata al cardiopalma, con l’inevitabile chiusura dell’ufficio postale. Ne è seguita la mobilitazione delle forze dell’ordine, con l’arrivo dei carabinieri, e l’avvio di una vasta operazione di controlli e di ricerche, tra posti di blocco e la diramazione della fuga del rapinatore a tutte le istituzioni di pubblica sicurezza.
L’incursione del rapinatore è stata fulminea. C’è da presumere che sia stata programmata, considerata la scelta del momento in cui l’uomo è entrato in azione, proprio poco dopo l’apertura dell’ufficio postale. Un momento dedicato alle prime operazioni organizzative del servizio. È peraltro possibile che l’uomo fosse a conoscenza dei ritmi lavorativi e delle varie incombenze, puntando a ridurre i margini di rischio.
Forse era a conoscenza anche della routinaria suddivisione del denaro da mettere a disposizione del personale prima di avviare il servizio agli sportelli.
Non appena l’uomo ha lasciato le Poste, dunque, sono stati chiamati i carabinieri. I militari hanno lavorato a lungo, raccogliendo le testimonianze e tutti gli elementi utili per ricostruire l’evento e poter imboccare la pista investigativa in grado di risalire all’autore del fatto.
Al vaglio le immagini delle telecamere, tra le quali anche quelle in dotazione alle attività commerciali, piuttosto numerose nella zona. Tra queste il sistema di sorveglianza del ristorante pizzeria “Lo Scoiattolo”, in via Caprin 41, le cui telecamere riprendono l’esterno dell’attività che si affaccia sulla strada. Nell’incalzare delle ricerche, nel pomeriggio, è trapelata l’indiscrezione circa alcune perquisizioni eseguite dai militari. C’è da presupporre che gli investigatori siano vicini alla chiusura del cerchio, orientati verso l’individuazione dell’autore della rapina.
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