Recuperate sul Brestovec le trincee della Grande guerra

Messi in sicurezza gallerie e camminamenti. Un lavoro durato due anni e costato 640mila euro

SAVOGNA. Savogna e tutto l'Isontino riscoprono uno dei veri e propri gioielli della sua storia. Sarà inaugurato domenica il sito delle trincee e delle fortificazioni della prima guerra nondiale sul Brestovec, sopra San Michele del Carso. Quello che da molti – tra cui uno specialista del settore come l'architetto Giulio Valentini, direttore dei lavori di restauro – viene considerato come il più bello e importante sito del suo genere in tutta la regione, è stato recuperato e valorizzato grazie ad un finanziamento di 640mila euro da parte della Regione nell'ambito dell'Aster tra i Comuni di Gorizia e Savogna d'Isonzo. I lavori sono durati due anni, e senza sforare di un solo euro dallo stanziamento previsto. Il programma delle iniziative pensate per riproporre al pubblico il rinnovato percorso tra storia, cultura e natura sulle pendici del monte Brestovec è stato presentato al municipio di Savogna dal sindaco Alenka Florenin, dal capoprogetto Giulio Valentini e da Mario Galdi dell'associazione Juliaest, che si è occupata degli aspetti culturali e divulgativi del progetto. «Abbiamo agito con enorme rispetto per il valore del luogo – ha detto la Florenin – e per questo non abbiamo pensato a nulla di scintillante o clamoroso, presentando invece installazioni sobrie e destinate soprattutto a far riflettere su quanto è successo qui durante il primo conflitto mondiale».

Il lavoro di recupero è stato infatti essenzialmente conservativo, come ha spiegato l'architetto Valentini. Un restauro, che ha visto ricostruire ciò che in parte era crollato, mettere in sicurezza gallerie e camminamenti e pulire dalla vegetazione i sentieri. Le uniche installazioni sono state realizzate in un acciaio speciale che arrugginisce subito (assumendo un particolare aspetto antico) e poi si conserva così estremamente a lungo. Non vi sono invece oggetti originali, che sarebbero stati facilmente danneggiati o trafugati. Attorno alla cima del monte vi sono 250 metri di trincee, mentre sul Brestovec sono presenti resti di fortificazioni che vanno dalla preistoria al Novecento, passando per le due guerre mondiali e arrivando alle costruzioni italiane del secondo dopoguerra. Semplici e significative, poi, le installazioni poste a valorizzare il sito, che prendono spunto da una serie di graffiti rinvenuti in loco ed inneggianti soprattutto alla pace. “Voliamo la pace” (con un errore ortografico che però dona poesia alla frase) il più suggestivo.

Da San Michele del Carso il sito si raggiunge con una passeggiata di un quarto d'ora, e proprio da qui (dal centro culturale Danica) domenica, alle 10, partirà l'inaugurazione. Ma questa non è l'unica iniziativa pensata per l'occasione. Martedì 9 ottobre, alle 20.30 al centro Danica verrà presentato il libro-guida “La Memorial del Brestovec” scritto da Mitja Juren, mentre mercoledì 10 alle 18, nella sala espositiva della Provincia in via Diaz a Gorizia verrà inaugurata la mostra “Il restauro e la valorizzazione delle fortificazioni del Brestovec”, che resterà visitabile fino al 19 ottobre.

Marco Bisiach

Riproduzione riservata © Il Piccolo