“Regal Princess” l’armatore si oppone al pignoramento

Udienza giovedì a Gorizia. Fra gli aspetti da chiarire anche chi al momento sia il proprietario della nave
Di Giuseppe Palladini
Bonaventura Monfalcone-03.04.2013 Trasferimento Regal Princess-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.04.2013 Trasferimento Regal Princess-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

La “Regal Princess” approda nelle aule del tribunale di Gorizia. Giovedì si terrà l’udienza in merito al ricorso che Princess Cruise Lines ha depositato contro il pignoramento della nave (di cui a Monfalcone si sta ultimando l’allestimento in vista delle prove), chiesto e ottenuto agli inizi di febbraio dai legali che rappresentano la madre e i sei fratelli di Vincenzo Castellano, deceduto sei anni dopo un incidente sul lavoro nello stabilimento Fincantieri di Marghera, che lo aveva costretto all’immobilità totale. Il pignoramento ha lo scopo di ottenere quanto prima i soldi stabiliti dal giudice di Mestre come provvisionale (500mila euro alla madre e 90 mila a ciascuno dei fratelli) nella sentenza del 10 ottobre scorso.

Con il ricorso la compagnia armatrice chiede ora al giudice di Gorizia un provvedimento d’urgenza, ex articolo 700 del Codice di procedura civile, con cui venga cancellata la trascrizione del pignoramento sul registro delle navi in costruzione, registro tenuto dalla Capitaneria di porto di Monfalcone. Il tutto allo scopo di “liberare” quanto prima la Regal, in vista della consegna già fissata a maggio (la nave è già presente in grande stile sul sito ufficiale della compagnia). Con le procedure “normali” (non d’urgenza) per arrivare alla sentenza sul pignoramento ci vorrebbe molto tempo.

Giovedì il giudice sentirà, a porte chiuse, le argomentazioni dei legali della famiglia di Csatellano e di quelli di Princess Cruises. «Anche in base ai documenti - spiega Francesco Diroma, uno dei difensori della famiglia - il magistrato dovrà poi farsi una ragionevole opinione su chi sia il proprietario della nave. Nel contratto di costruzione, infatti, in certi punti come proprietario è indicata Princess Cruises e in certi altri Fincantieri. Sulla base di tutti questi elementi - aggiunge - il giudice deciderà se rimuovere o meno il vincolo di trascrizione del pignoramento».

Chiaramente non è possibile prevedere se giovedì il magistrato prenderà una decisione. Secondo il legale è molto probabile che venga fissata una seconda udienza per consentire un adeguato approfondimento di tutti gli aspetti della vicenda.

Su questi tempi si innestano poi le prove contrattuali pre-consegna, per le quali non è stata ancora fissata la data di partenza della Regal dal cantiere (la nave è ancora in bacino per gli ultimi interventi).

Ma queste vicende legali, ci si chiede, potrebbero ritardare l’inizio delle prove? «La partenza per le prove - precisa l’avvocato Diroma - è legata a un rientro della nave in cantiere a breve termine. Durante le prove l’unità potrebbe però subire dei danni, con pregiudizio del valopre del bene, visto che naviga per lunghe distanze in mare aperto. Secondo me, quindi, anche la partenza per le prove stesse dovrebbe essere autorizzata dal giudice».

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