Regione, opposizioni all’attacco sulla ripresa del Pil

TRIESTE. «Le persone che incontro io non devono essere le stesse che si ritrovano davanti Serracchiani e Peroni. Devo essere parecchio sfortunato». Riccardo Riccardi ironizza sulla «realtà virtuale raccontata dai vertici della giunta». Il tema è quello della crisi. In via di superamento, secondo chi governa, tuttora pesante, dal punto di vista dell’opposizione.
A far discutere sono i dati contrastanti sul Pil Fvg nel 2014: al +0,8%, affermano diversi studi rilanciati dalla giunta come «incoraggianti» e buoni testimoni del lavoro portato avanti; al -1,3%, invece, stando ai “Conti economici territoriali» appena partoriti dall’Istat.
«Stime destinate a essere nuovamente e più volte aggiornate», ha sottolineato l’assessore alle Finanze, Peroni, aggiungendo che «il miglioramento tendenziale della situazione socio-economica complessiva in regione è attestato da molteplici indicatori e innumerevoli osservatori».
Riccardi, in risposta, esordisce con una stoccata a chi i numeri li produce: «Al di là di tutti gli studi e le previsioni, nel 2008-09 ci siamo ritrovati dentro una crisi epocale ma che nessuno aveva saputo prevedere in quelle dimensioni». Dopo di che affonda sulla giunta: «Il mondo reale è distante da quello che racconta Serracchiani e commenta Peroni. I dati in positivo che oggi vengono smentiti dall’Istat sono tra l’altro serviti per giustificare la promozione di Rilancimpresa, un modus operandi tipico del Pd».
Il capogruppo azzurro attacca anche l’approccio della Finanziaria: «Se i commenti fossero coerenti con quanto accade, anziché coltivare il proprio orticello elettorale, la giunta avrebbe utilizzato i 250 milioni di maggiori entrate tagliando la spesa della stessa quota. Senza dimenticare che la vera preoccupazione della gente rimane la pressione fiscale». Propaganda? «Non strumentalizzo. Mi limito a invitare a non eccedere nei trionfalismi sulla base di semplici indicatori non ancora confermati dai fatti».
Una linea condivisa anche da Alessandro Colautti (Ncd): «C’è purtroppo l’abitudine nel Pd, anche a livello nazionale, di esasperare gli annunci, di ingigantire i segnali. Meglio sarebbe avvertire i cittadini che la strada verso la ripresa è ancora lunga e complicata. Insomma, meno efficacia comunicativa e più onestà nel descrivere la situazione reale. Bizzarro far credere per esempio che il Rilancimpresa possa attrarre chissà che investimenti e aumentare il Pil. Quello che continua a servire è un deciso programma di sostegno a tutto ciò che ruota attorno all’edilizia».
Elena Bianchi (M5S) dice di aver già scritto tutto nella relazione sulla Finanziaria prossimamente in aula: «Ricorderò la chiusura di 1.200 aziende quest’anno, il punto in più della disoccupazione nel secondo trimestre e altri indicatori negativi. Quelli che emergono dall’Istat sono numeri decisamente più coerenti rispetto a quelli sventolati in precedenza dalla giunta».
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