La Repubblica dei Ragazzi di Trieste, un’esperienza formativa di crescita viva da 75 anni

Una novantina gli iscritti al soggiorno di tre settimane a Punta Sottile. Il direttore Marini: «Percorso di educazione civica che lascia il segno»

Lorenzo Degrassi
Alcuni momenti delle attività svolte dai ragazzi nel corso delle tre settimane della Repubblica dei Ragazzi e delle Ragazze a Punta Sottile
Alcuni momenti delle attività svolte dai ragazzi nel corso delle tre settimane della Repubblica dei Ragazzi e delle Ragazze a Punta Sottile

Sei equipaggi, chiamati con i nomi dei venti – Aliseo, Bora, Grecale, Levante, Maestrale e Zefiro – e tanti bambini e ragazzi, fra gli 8 e i 14 anni: lo spettacolo dei giovanissimi che competono. Gare sportive e ricreative, giochi senza frontiere, tornei di canto e disegno, fino alla conquista della Punta Cup, vinta dalla squadra dello Zefiro.

Si è concluso nei giorni scorsi, nel soggiorno polisportivo dell’Opera Figli del Popolo a Punta Sottile, il camp estivo della Repubblica dei Ragazzi e delle Ragazze di Trieste. Tre settimane intense che a Muggia hanno coinvolto una novantina di iscritti all’insegna del gioco, dello sport e di un originale esperimento di educazione civica ideato oltre settant’ anni fa da monsignor Edoardo Marzari e ancora attuale nel suo spirito didattico.

Oltre alle competizioni, ogni partecipante ha assunto un ruolo all’interno della “Municipalità RdR”: baristi, fotografi, giornalisti, banchieri, operatori ecologici, addetti al primo soccorso e alla sicurezza. Una piccola repubblica autogestita, insomma, così come l’aveva ideata don Marzari nell’immediato dopoguerra con tanto di elezioni.

Quest’anno erano due i movimenti in lizza per le elezioni a sindaco e relativa giunta municipale: “Punta in Alto” e “Punta alle Stelle”. La prima, guidata da Matteo con stemma la bussola, l’altra guidata da Anna con stemma e simbolo il sestante. La vittoria ha arriso al movimento “Punta in Alto” con uno scarto di soli 6 voti. «In tutti questi anni – racconta Marino Marini, direttore della Municipalità – la Repubblica dei Ragazzi ha dato vita a tantissime attività giovanili. Oggi abbiamo anche basket, pallavolo e danza durante l’inverno; in estate i camp in montagna e a Punta Sottile. È un percorso che forma e diverte, lasciando ai ragazzi un ricordo che dura nel tempo».

 

Come in ogni Stato che si rispetti, anche qui c’è una moneta ufficiale, l’“Euro Lavoro”, aggiornamento delle vecchie “Lire lavoro”. «Ogni euro guadagnato è il frutto delle proprie fatiche e delle proprie mansioni – prosegue Marini – e può essere speso per attività e noleggi: dal calcio balilla al ping pong, dai palloni ai mercatini e perfino per acquistare “gettoni” con i quali scegliere tre canzoni alla volta».

Il soggiorno offre un campo da calcio a 7, uno da pallavolo, uno da basket – che ospiterà a breve la 30esima edizione del Torneo Nazionale di Mini Basket “Don Marzari” – e un’area mare sorvegliata. «La giornata tipo comincia alle 9 con l’alzabandiera e l’Inno d’Italia, prosegue con le attività sportive e il pranzo preparato in sede, quindi alle 15 si apre “l’ora della Municipalità”, momento in cui tutti gli uffici entrano in funzione sotto lo sguardo vigile delle guardie capitanate da Fiamma. Quest’estate – ricorda Marini – le guardie erano tutte femminili». La giornata si chiude poi con l’ammainabandiera e il saluto.

Nata nel 1950 come progetto educativo dell’Opera Figli del Popolo, la RdR continua a offrire ai giovani dagli 8 ai 14 anni un’esperienza di crescita, autonomia e collaborazione. «Le attività nella sede di largo Papa Giovanni XXIII – aggiunge Marini – riprenderanno ai primi di settembre con l’apertura della sala giochi e i corsi sportivi in svariate discipline sportive grazie all’Azzurra RdR Basket, Volley Azzurra RdR e Danza Azzurra RdR. Contiamo ogni anno su oltre 400 iscritti e questo ci conferma che il modello funziona: unire il divertimento all’apprendimento delle regole della convivenza civile».

Settantacinque anni dopo, quindi, da Pierabech e Rigolato a Punta Sottile, lo spirito di monsignor Marzari vive ancora tra le voci, i sorrisi e le bandiere della sua “piccola repubblica”, dove ogni estate si impara che crescere insieme è il gioco più bello di tutti. Un grande esperimento pedagogico che continua ancora oggi, con l’intento di contribuire all’educazione sociale e civica dei giovani proponendo loro un’esperienza unica di crescita e condivisione. —

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