Rifiuti, a Trieste sono in arrivo le cartelle della Tares

A Roma si congela l’Imu, a Trieste (come in tutti i Comuni italiani, a dir la verità) ci si “scalda” con la Tares. È un girotondo, quello delle tasse, per il portafoglio. O una porta girevole: fuori una, avanti un’altra. Che scegliate la prima o la seconda immagine, comunque non sono buone notizie.
Partiamo dal principio: la Tares è il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Semplificando, copre i costi relativi alla gestione delle immondizie (per i quali si pagava la vecchia Tarsu, cui subentra appunto) nonché quelli per l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e così via. Servizi che in burocratese si chiamano servizi indivisibili degli enti. E la “stangata” sta tutta qui: per la copertura di questi costi, infatti, la Tares comprende una maggiorazione che - per il 2013 - è di 30 centesimi per metro quadrato. Trenta centesimi che poi nemmeno andranno al Comune bensì allo Stato.
Per consolarci (chissà...), assieme alla Tarsu spariscono le addizionali comunali che erano pari al 10% della stessa tassa (in gergo, ex Eca e Meca). Detto questo, passiamo al quando si paga. Presto: l’acconto innanzitutto prevede due rate e prevede pure che venga quantificato sulla base degli importi 2012 riferiti alla Tarsu (escluse le addizionali comunali del 10%, naturalmente). Per il Comune di Trieste le rate di acconto sono state fissate quindi al 31 maggio e al 31 luglio.
Così, nei prossimi giorni - allerta il Comune - Esatto invierà a tutti noi il bollettino con l’acconto della Tares. E il saldo? È da calcolare, “colpa” di quei benedetti 30 centesimi per metro quadrato da sommare. Ci penserà Esatto, anche in questo caso: ci arriverà a casa un ulteriore avviso di pagamento con scadenza 30 novembre. In quest’ultima rata dell’anno verranno scomputati gli importi già pagati nelle due rate di acconto e verrà calcolata la maggiorazione per i servizi indivisibili che finiranno a Roma. E poi, contestualmente all’invio degli avvisi di pagamento per il 2014, sempre Esatto calcolerà eventuali somme a conguaglio per le variazioni intercorse nel 2013.
«Per questa prima esperienza con la Tares - rileva l’assessore comunale alle Risorse finanziarie Matteo Montesano – e per venire incontro ai cittadini abbiamo pensato a delle rate “modulate” in momenti diversi e distanti da quelli previsti per l’Imu, proprio per evitare la sovrapposizione con quest’altra imposta. E anche la maggiorazione di trenta centesimi di euro al metro quadro, riservata allo Stato, viene posticipata con il pagamento del saldo al 30 novembre».
Ad ogni modo, se proprio intendete sciogliere ogni dubbio sulla nuova (quanto prevista) tassa o se avete bisogno di qualsiasi ulteriore informazione, si può già contattare il Numero Verde 800-800880. Ma la “stangatina” c’è, ci sarà. Basta solo aspettare.
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