Rifondazione piange il segretario Behrens morto a 68 anni
Peter Behrens non c’è più. Il segretario della sezione triestina di Rifondazione comunista è venuto a mancare all’età di 68 anni. Scompare con lui una figura storica della sinistra locale, la cui statura umana e politica è riconosciuta in maniera trasversale. Behrens lascia la moglie Claudia Cernigoi, che lo ricorda come «un compagno di lotta oltre che di vita, nei quasi quarant’anni passati assieme».
Di sentimenti libertari in gioventù, non era un uomo del Partito comunista italiano ma, dopo il suo scioglimento, ha contribuito alla costruzione di Rifondazione. Sotto il simbolo di falce e martello, per molti anni ha inoltre svolto il ruolo di consigliere nella circoscrizione San Giovanni-Chiadino-Rozzol. Ieri un messaggio è arrivato dai vertici del partito. Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se, dichiara: «Peter era un compagno di straordinaria cultura politica, instancabile passione militante e raro rigore, fino all’ultimo rimasto fedele agli ideali del socialismo, dell’internazionalismo e dell’antifascismo. Alla compagna Claudia e ai figli, familiari e amici, nonché alle compagne e ai compagni di Trieste il più sentito cordoglio della segreteria nazionale e di tutto il partito».
Paolo Ferrero, vicepresidente della Sinistra europea, aggiunge: «Ti sia lieve la terra compagno Peter, hai combattuto il buon combattimento e lo hai fatto sino all’ultimo. Non ti dimenticheremo». Così l’ex presidente del Consiglio comunale di Trieste e candidato alle europee per La Sinistra, Iztok Furlanic: «Epiche sono state le sue battaglie contro la Tav. Mente sopraffina, analizzava ogni questione fino in fondo: ogni sua dichiarazione era frutto di un pensiero. Si tratta di una gravissima perdita sotto ogni aspetto. Abbiamo perso un compagno e un amico». Dennis Visioli, già consigliere provinciale di Rc, lo ricorda come «estremamente intelligente, attivo fino alla fine e profondamente unitario». Marino Bergagna, ex consigliere comunista nella stessa circoscrizione di Behrens, lo definisce un «compagno umile, gentile, che non ha mai creduto di avere la verità in tasca».
Il consigliere regionale dem Roberto Cosolini racconta: «Quand’ero sindaco lui rappresentava un partito della mia coalizione. Persona radicata nelle sue convinzioni, sempre pronta al dialogo, dalla grande, sincera passione civile».
Così il consigliere comunale forzista Bruno Marini: «Nella profonda diversità delle nostre idee, Behrens è sempre stato profondamente coerente con ciò in cui credeva. Cosa che oggi è rara». Proprio ieri nella Casa del Popolo di Sottolongera c’era in programma la presentazione del progetto di Daniele Biacchessi dal titolo “L’Italia liberata. Storie partigiane”: un evento fortemente voluto da Behrens. L’incontro è diventato un’occasione per ricordarlo. —
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