Rigassificatore di Veglia, parte la gara per la costruzione

FIUME. I dubbi sulla costruzione risultano spazzati via da tempo e proprio in questi giorni è stato compiuto un altro passo verso la realizzazione del rigassificatore di Castelmuschio (Omišalj), sull’isola di Veglia. L’impresa concessionaria, la Lng Croazia, ha pubblicato sul suo sito web l’invito ai potenziali investitori a partecipare alla gara per la costruzione del terminal metanifero. Non è tutto, perché Lng Croazia sta cercando anche un partner strategico che abbia già esperienze nel campo dei rigassificatori.
L’invito teso all’individuazione di questo partner sarà aperto fino al 30 ottobre, quello per i finanziatori chiuderà il 15 dicembre. Il nome del partner si avrà in novembre, mentre quelli dei finanziatori saranno resi noti nel gennaio dell’anno prossimo. Nel contesto va aggiunto subito che Zagabria avrà una quota di proprietà non superiore al 25 per cento.
«Il data room sarà aperto a partire dal prossimo primo settembre – è quanto asserito dal direttore generale di Lng Croazia, Mladen Antunovic – e da quel momento i potenziali investitori potranno sapere tutto, e nei dettagli, sul nostro futuro rigassificatore. L’interesse c’è ed è concreto. Riguarda non solo le imprese che si occupano di business Lng, ma anche quelle che producono gas e sono intenzionate a posizionarsi meglio sui mercati».
Poco tempo fa anche il commissario europeo per l’Energia, lo slovacco Maroš Šefcovic, aveva affermato a Ragusa (Dubrovnik) che sussiste un tangibile interesse verso il megaimpianto vegliota, il cui approntamento potrà contare sull’aiuto di Bruxelles a patto che il progetto sia preparato a dovere e abbia partner privati.
Finora l’Unione europea ha stanziato 5 milioni di euro per la formulazione della documentazione necessaria, quale primo sostegno alla costruzione del terminal. Nell’invito rivolto agli investitori, si rileva che l’approntamento del rigassificatore dovrebbe cominciare a metà 2016 e durare circa tre anni.
L’impianto, che dovrebbe costare chiavi in mano sul miliardo di euro, avrà una capacità di movimentazione annua di 6 miliardi di metri cubi di gas. Da quanto si apprende, a Castelmuschio si potranno accogliere un massimo di 80 navi cisterna all’anno, con il metano che sarà erogato (oltre a varie parti in Croazia) a Slovenia, Ungheria, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Bosnia ed Erzegovina e Serbia. Questi Paesi hanno attualmente una necessità annua di 38 miliardi di metri cubi, quantitativo che fino al 2030 potrebbe salire fino 44,3 miliardi. Ci sono anche diversi mercati potenziali: Italia, Bulgaria, Romania e anche Ucraina.
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