Rinviato il concerto sull’Ursus

Troppe le richieste, sicurezza a rischio. «Si lavora per una nuova data»
Troppa gente, sicurezza a rischio. Il concerto previsto ieri sera sull’Ursus è stato infatti rinviato ad altra data, che verrà resa nota a brevissimo. A comunicarlo è stata la Guardia costiera ausiliaria dopo aver sentito le autorità: l’evento, infatti, ha riscosso davvero tanto interesse da parte del pubblico e - stante le richieste di affluenza - si è reso necessario un “passo indietro” (momentaneo) rispetto a quanto organizzato.


«Mi spiace per la cittadinanza, le tante imprese locali che ci sostengono e per gli ospiti che hanno risposto con tanto entusiasmo al nostro evento - ha dichiarato il presidente della Guardia costiera ausiliaria, Fabrizio Pertot -. L’affetto per l’Ursus è così forte che abbiamo ricevuto tantissime richieste e non possiamo non considerare tutti gli elementi di sicurezza necessari, sottolineati ed evidenziati dagli organi preposti. Stiamo lavorando assieme alle istituzioni per individuare la miglior fruizione degli spazi garantendo la sicurezza del pubblico necessaria per quello che si appresta a diventare un grande evento». Gli organizzatori, quindi, aggiorneranno i media quanto prima in relazione alla nuova data dell’evento, sulla base delle disponibilità degli artisti. Ieri sera l’Ursus doveva diventare il suggestivo palcoscenico sul quale si sarebbe dovuto esibire il Coro “Città di Trieste” del maestro Stefano Lapel (tenore Francesco Cortese e basso Gabriele Zgur) accompagnato dall’Orchestra filarmonica “Città di Monfalcone”. Ospiti d’eccezione, il tenore Andrea Semeraro e il basso Giorgio Valerio, entrambi autorevoli voci della Scala di Milano. Le musiche? La “Messa di gloria” di Giacomo Puccini. Che dovrà aspettare per forza.


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