Ripartita la nave “fantasma” ora con bandiera panamense

SAN GIORGIO DI NOGARO. Ripartita dallo scalo di Porto Nogaro battendo bandiera panamense, la nave Ns Explorer. Era stata posta sotto sequestro alcuni giorni fa dalla Guardia Costiera proprio a causa della bandiera per la quale non aveva autorizzazione a fregiarsi, quella della Repubblica del Congo. Quindi a tutti gli effetti la Explorer era una nave “fantasma”. Sospiro di sollievo per gli operatori che vedono liberarsi un attracco a porto Magreth, già gravato dalla presenza agli ormeggi della motonave Amur che da settembre si trova sotto sequestro conservativo - ambito civilistico - e occupa una porzione destinata allo scarico e carico delle merci in transito. Pensando a una permanenza lunga, come di solito accade alle navi sotto sequestro, era stato attivato anche il Comitato territoriale del welfare della Gente di Mare di Porto Nogaro (associazioni e sostegno dei marittimi in difficoltà con 26 sedi in Italia e solo 2 in Fvg: una a Trieste e una a Porto Nogaro), ma risolta la vicenda non s’è reso necessario l’intervento. La Explorer con 7 uomini di equipaggio, era approdata a Porto Nogaro il 4 febbraio per scaricare 3.500 tonnellate di sabbia silicea: poco dopo l’arrivo era stata sottoposta a sequestro dalla Guardia Costiera su disposizione dell’autorità giudiziaria. Nell’ambito delle attività di cooperazione internazionale era stata infatti segnalata, come altre navi, dalle competenti autorità della Repubblica Democratica del Congo come non autorizzata a battere la propria bandiera. Per lo stesso motivo la nave era stata sottoposta a provvedimento di detenzione in porto ai sensi del Memorandum di Parigi, sottoscritto anche dall’Italia, da parte degli ispettori del Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto di Monfalcone ed erano stati sottoposti a sequestro anche i relativi documenti di bordo e i certificati di sicurezza, risultati non autentici. L’armatore ha poi regolarizzato la posizione amministrativa della nave.