Rivalutare la straordinaria scienziata Rosalind Franklin
Nel 2009 la Direzione Generale della Ricerca della Comunità Europea ha pubblicato un documento sul ruolo delle donne nella scienza. Tra le personalità moderne un posto di riguardo spetta a Rosalind Franklin. Nata nel 1920 e morta alla giovane età di 37 anni, la Franklin è stata una grande cristallografa, ma le sue capacità e competenze erano poco considerate a causa del fatto che era una donna. Nel 1952, nel laboratorio del Kings College di Londra, Rosalind utilizzò il metodo della diffrazione a raggi X per scattare una serie di fotografie ad un campione di DNA cristallizzato e, dalla più nitida di queste immagini, la famosa “foto 51”, venne messa chiaramente in luce la struttura a doppia elica del DNA. Ad insaputa di Rosalind, quando lei ormai era già gravemente ammalata a causa della massiccia dose di radiazioni con cui era stata in contatto, l’importante scoperta venne comunicata ai due ricercatori Watson e Crick. La figura di Rosalind Franklin è stata a lungo messa in ombra, ma oggi la cultura scientifica vuole rivalutarla, come è giusto che sia. Grazie all’introduzione dell’informatica nello studio della biologia, ormai gli scienziati hanno decifrato il genoma umano. È nata infatti la bioinformatica, che è quella branca della biologia che si occupa della risoluzione di problemi a livello molecolare con metodi informatici. Per divulgare tra i giovani i principi su cui si basa la bioinformatica, un gruppo di ricercatori americani e russi ha costruito una piattaforma informatica on line che è stata dedicata proprio a Rosalind Franklin. Per maggiori approfondimenti: http://rosalind2013.blogspot.it
Seconda Ait Isis Galilei di Gorizia (Giacomo Cabas, Luca Carpino, Antonio Di Casola e Federico Valente).
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