Roma boccia il ricorso “pro bici” a Muggia

Respinto dal ministero il reclamo del dem Finocchiaro contro il divieto di pedalare in centro a Muggia
Lasorte Trieste 07/08/13 - Muggia, Arco Mandracchio, Segnale Stradale per Ciclisti, Bici
Lasorte Trieste 07/08/13 - Muggia, Arco Mandracchio, Segnale Stradale per Ciclisti, Bici

MUGGIA. Il ministero ha bocciato il ricorso proposto dal consigliere Pd Marco Finocchiaro contro l’ordinanza antibici del Comune di Muggia. Il verdetto è arrivato attraverso una lettera spedita dallo stesso ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Municipio rivierasco. L’ordinanza dirigenziale del 18 luglio scorso, con cui la Giunta Marzi ha decretato le nuove regole per la viabilità all’interno del centro storico, era stata impugnata dal consigliere comunale di maggioranza Finocchiaro, ex assessore ai Lavori pubblici. Il nodo della discordia, per l’esponente dem, era la limitazione alle bici, o meglio l’obbligo di spingere a mano i velocipedi, anche se solo in alcuni periodi dell’anno e in alcune zone del centro (corso Puccini, via Dante e piazza Marconi).
 

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sterle trieste muggia centro storico

 

Il ricorso di Finocchiaro è stato giudicato «inammissibile» da Roma. Il dirigente tecnico del ministero Francesco Mazziotta ha evidenziato come il consigliere Pd «non presenta una posizione giuridica qualificata tale da legittimarla ad esperire il gravame di cui trattasi». Inoltre il provvedimento impugnato – cioè l’ordinanza sindacale – «non è immediatamente lesivo della propria sfera giuridica». Per il ministero «la legittimazione ad agire per la tutela dello “ius ad officium” presuppone che vi sia una lesione diretta, concreta ed attuale delle proprie prerogative, che non sembra ricorrere nella fattispecie in questione». Insomma: il consigliere Pd non può ricorrere contro un atto generico dell’amministrazione a meno che questo non abbia dei risvolti personali. Curiosità. Il ricorso proposto da Finocchiaro è stato giudicato «peraltro irregolare sotto il profilo fiscale, non essendo stata assolta l’imposta di bollo, così come previsto dal Decreto ministeriale del 20 agosto 1982».

 

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Lasorte Trieste 07/08/13 - Muggia, Arco Mandracchio, Segnale Stradale per Ciclisti, Bici


Per quanto riguarda invece il braccio di ferro con il ministero in seguito al ricorso presentato da tre cittadini muggesani – Christian Bacci, Gaetano Maggiore e Carlo Canciani – e parzialmente accolto dal ministero, il Comune ha fornito a Roma i documenti necessari per avvalorare la necessità di una regolamentazione della presenza delle biciclette in alcune zone del centro storico. Rimane comunque un dato di fatto: che l’ordinanza non è più in vigore dal 30 settembre, essendo terminata la stagione estiva, e che i divieti scatteranno nuovamente a partire dal primo giugno del 2018.

Ma il tema delle biciclette è di forte attualità a Muggia anche in un altro contesto. Sono infatti ben diciassette i velocipedi che giacciono nei magazzini comunali dallo scorso anno. Nove di questi sono stati rimossi dagli appositi portabiciclette lo scorso 24 febbraio trovandosi in divieto di sosta in seguito alla cosiddetta “ordinanza Carnevale”. Le biciclette sono state rimosse da largo Amulia, piazza Repubblica, calle Bacchiocco e piazza Galilei. Per i proprietari si prospetta, come previsto dal Codice della strada, una sanzione pari a 41 euro (riducibile del 30% soltanto se pagata entro cinque giorni). Per ora una sola persona si è presentata all’ufficio del Comando della Polizia locale muggesana per pagare la sanzione e riavere indietro la propria bicicletta. Gli altri velocipedi rimangono in attesa.

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