Romanesi in vacanza a Grado nel Lunario 2017

Ogni mese una foto per ricordare come agli inizi del secolo scorso andare al mare era un lusso

ROMANS. Anche quest'anno non è di certo mancata la partecipazione nel Centro culturale di Casa Candussi-Pasiani, a Romans d'Isonzo, in occasione della presentazione del tradizionale calendario a carattere locale, il "Lunari pal 2017", edito dall'associazione culturale "I Scussons", con la collaborazione del circolo "Mario Fain", il patrocinio del Comune di Romans e il sostegno della Bcc di Staranzano e Villesse.

Giunto alla sua 24.ma edizione, il lunario, diventato ormai oggetto di collezione sia per i residenti in paese ed ancor più per quanti vivono lontani da Romans, è interamente composto in lingua friulana e viene annualmente curato nei suoi contenuti da Ivaldi Calligaris.

Stavolta la copertina, che ogni anno vuol ricordare una persona del luogo che ha lasciato una profonda traccia del suo passaggio nella storia del paese, è stata dedicata all'indimenticato Giulio "Giulieto" Franzot (Turriaco 1924 - Romans 1982), un grande maestro dentro la sua fucina e un grande artista nel comporre opere in ferro battuto e in rame martellato, con cui si è distinto a livello regionale collezionando molti riconoscimenti, come ha ricordato il professor Ferruccio Tassin, che ha presentato l'opera dopo il saluto iniziale del sindaco Davide Furlan e l'introduzione di Germano Pupin, presidente dei "Scussons". Franzot è stato pure l'autore della splendida lanterna in ferro battuto, che tuttora campeggia all'ingresso dell'enoteca regionale "La Serenissima", di Gradisca d'Isonzo. Persona molto simpatica e gaudente, il popolare "Giulieto" è stato anche presidente del locale nucleo di Romans dell'Associazione arma aeronautica, così come è stato un attivo protagonista della vita sociale del paese, allestendo carri carnevaleschi, così come si era impegnato per rimettere a nuovo anche il rosone dell'orologio del campanile.

Il lunario di quest'anno, sempre ricco di notizie storiche, pensieri, ricorrenze, aneddoti, proverbi e altre particolarità sottolineate dal professor Tassin nel corso della sua apprezzata relazione, dedica le fotografie mensili ai romanesi, maschie femmine, immortalati nel corso del secolo scorso sulla spiaggia di Grado, quando veniva raggiunta assai raramente e per questo la visita meritava un ricordo fotografico.

Edo Calligaris

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