Rsu Fincantieri, Fiom prima solo per i voti

È la Fiom-Cgil il sindacato più votato nell’elezioni delle Rsu dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone (403 voti), ma per la mancata firma del contratto nazionale da parte della segreteria nazionale non gode della famosa regola della quota dei due terzi e pur con più voti si ritrova con meno delegati. La regola sta cambiando, si punta al proporzionale, ma intanto per tre anni i delegati resteranno eletti con la vecchia regola e ciò al termine di una sofferta campagna elettorale interna, di fronte alla crisi che ha colpito pesantemente anche Fincantieri e al vento impetuoso che soffia in Italia, alimentato sia dalle aziende che dal governo, contro il sindacato e contro i diritti dei lavoratori. Di fronte a questo panorama, all’interno del cantiere, si instaura un parlamentino dei lavoratori squilibrato e non rispondente alle scelte delle maestranze.
Stessa sorte anche per la Failms-Cisal, anche questa penalizzata perchè non firmataria del contratto nazionale, andata alla ribalta per la vertenza in Tribunale su tempo tuta e lavaggio tuta, e che si ritrova (148 voti) con un solo rappresentante, Mario Pizzolitto nonostante il terzo posto nella classifica delle preferenze. Ma ecco qualche dato. In testa la Fiom, 403 voti con Moreno Luxich che raggiunge 144 preferenze tra gli operai e porta con se altri 4 delegati (erano in 8 un tempo). Segue la Fim-Cisl, 216 voti che riporta in sella Michele Zoff con 86 preferenze, secondo più votato, ma che conquista ben 6 delegati. Terza la Uilm, 185 voti, quattro delegati e ancora Andrea Holjar alla guida, quarto per prererenze con 54 voti. Quarto posto per la Failms-Cisal, un solo posto tra i delegati, Mario Pizzolitto che non beneficia nemmeno dei voti di preferenza, 79, che lo mettono al terzo posto. Ultima l’Ugl, 68 voti e ben due delegati perchè firmataria del contratto e con il rappresentante degli operai, Alessandro Zupin che conquista 23 preferenze. «Abbiamo vinto le elezioni in cantiere, sono soddisfatto perchè è la risposta al lavoro svolto - commenta Luxich - Ora purtroppo la partita cambia. Eravamo in 8, siamo in 5. Vuol dire che saremo più presenti tra la gente e soprattutto nelle officine». Zoff è il secondo più votato tra gli operai e ribadisce tutto il disappunto sulla frattura con la Fiom: «C’è una polemica con la Fiom, non è colpa nostra - dice - sono 20 anni che c’è questa regola dei due terzi, non si può cambiare in corsa. Noi le regole le rispettiamo e la polemica non ci deve essere». Soddisfatta la Uilm: «Nulla infatti era scontato dopo i tre anni di sofferenza causata dalla firma del contratto integrativo di Fincantieri - commenta il segretario Uilm Luca Furlan - visto che siano stati di fatto gli unici a difendere quell’accordo a livello locale. Siamo stati bersagliati da una vera e propria campagna denigratoria». Non festeggia la Failms-Cisal: «Sono rimasto deluso perchè pensavo di ottenere più voti - spiega Pizzolitto - la scorsa volta eravamo a 149 voti, ora siamo a 148. Ma per la mancata firma del contratto siamo scesi anche da due e un solo rappresentante. Sono rimasto solo in un momento difficile con la gente molto preoccupata del proprio futuro».
Clima diverso infine all’Ugl che si ritroverà con due rappresentanti. «Abbiamo riaffermato la rappresentanza sindacale a Monfalcone - dice il segretario nazionale dell’Ugl metalmeccanici, Laura De Rosa - si tratta di un risultato molto importante ottenuto soprattutto grazie alla determinazione e all’impegno dei nostri sindacalisti sempre vicini ai lavoratori e alle loro esigenze per difendere i propri diritti».
Giulio Garau
Laura Blasich
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