Rubano le pensioni alla posta di San Dorligo

I rapinatori sono entrati di notte e hanno aspettato nascosti le impiegate fino al mattino armati di coltello. Bottino 50mila euro
Foto BRUNI 31.05.17 Dolina:Rapina ufficio postale
Foto BRUNI 31.05.17 Dolina:Rapina ufficio postale
SAN DORLIGO DELLA VALLE. Cinquantamila euro, buona parte dei quali destinati alle pensioni di chi abita in zona. Questo il bottino di una rapina a mano armata portata a termine ieri da una coppia di malviventi ai danni dell’Ufficio postale di San Dorligo della Valle, situato a due passi dalla locale scuola e dal piazzale dove ogni anno si svolge la premiazione della tradizionale Majenca, la festa degli agricoltori del territorio.

I due sono entrati nell’edificio nella notte di martedì, forzando una delle finestre posta al piano superiore dell’edificio di due piani di proprietà di Poste italiane. Le postazioni per ricevere il pubblico, che a San Dorligo sono ancora quelle di vecchio stampo, cioè con i vetri antiproiettile che separano la zona riservata agli impiegati da quella per la clientela, sono sistemate al pian terreno. I ladri hanno aspettato, nascosti, che arrivasse l’ora dell’apertura. Quando le due impiegate dell’ufficio sono entrate e hanno disabilitato l’allarme, che si attiva durante la notte, si sono palesati, indossando i classici passamontagna per non essere riconoscibili, minacciando le due malcapitate con un coltello e un altro oggetto contundente.

Le due impiegate, ovviamente spaventatissime, non hanno potuto fare altro che eseguire gli ordini dei due che, nel frattempo, avevano bloccato la porta d’ingresso dell’ufficio. Le due casseforti sono di quelle con apertura a tempo ma, nella situazione che si era creata, i due malviventi hanno potuto aspettare. Una volta prelevate le banconote, hanno rinchiuso in una delle stanze al pian terreno le due impiegate postali, lasciando la zona, probabilmente a bordo di un’automobile guidata da un terzo complice.

A quel punto le due impiegate hanno cercato di farsi notare dall’interno finché una donna, che si apprestava a effettuare alcune operazioni in quell’ufficio, si è accorta dei gesti concitati delle due e ha dato l’allarme. Sono intervenuti sul posto i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco, che hanno dovuto effettuare un intervento per liberare le due impiegate le quali, per fortuna, al di là di un più che comprensibile spavento, non hanno evidenziato conseguenze fisiche.

Subito è scattato l’allarme alla ricerca dei rapinatori e le indagini sono in pieno corso. Unico indizio, sembra che i malviventi palesassero un forte accento meridionale nella parlata. Ma si tratta di informazioni sommarie, che dovranno essere confermate dopo che le due impiegate avranno superato lo choc. In paese la notizia si è subito diffusa, creando notevole stupore e sconcerto, perché è la prima volta che l’Ufficio postale di San Dorligo della Valle subisce una rapina e, da fonti delle Poste, sembra che sia almeno da 20 anni che, nell’intero territorio provinciale di Trieste, non si verifica una rapina di questo genere ai danni di uno degli uffici postali.

Ieri pomeriggio nell’ufficio di San Dorligo della Valle si è lavorato febbrilmente per riparare i danni alla finestra forzata e in alcuni punti dell’ufficio. L’obiettivo è di riaprire stamattina, regolarmente, perché è il primo giorno del mese e saranno in molti a recarsi nell’Ufficio postale, l’unico nel territorio comunale, per effettuare operazioni piuttosto frequenti in questi frangenti, come il ritiro della pensione. Proprio la scelta di effettuare la rapina nell’ultimo giorno del mese e le modalità del furto hanno subito fatto pensare alle forze dell’ordine che si possa trattare di professionisti molto preparati che, evidentemente, hanno studiato attentamente l’operazione a tavolino. La finestra dalla quale sono entrati è sì blindata, ma guarda verso il bosco, perciò i malviventi hanno potuto operare indisturbati, forse assistiti da un terzo complice che sostava sulla via, per avvisare dell’eventuale arrivo di passanti o di una pattuglia di ronda. «Stiamo lavorando in questo periodo - hanno spiegato da Poste italiane - per migliorare ulteriormente i sistemi antirapina in tutto il Triveneto. Certo che, storicamente, la zona di Trieste era considerata tranquilla».

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