Rubata la testa del pastore nel presepe: il sindaco fa rimuovere la statua
Vandalizzata una delle statue del presepe di piazza Unità a Trieste. Il sindaco Dipiazza: «Rubano solo per dare fastidio e rovinare il Natale»

«Signore mio, se li becco guai…». Il sindaco Roberto Dipiazza è su tutte le furie, San Nicolò dovrà perdonargli il linguaggio colorito. Il presepe di piazza Unità è stato vandalizzato, anche quest’anno, anche questo Natale.
La statua di un pastore, giunto nella grotta di Betlemme per rendere omaggio a Gesù bambino, è stata mozzata: vandalizzata, decapitata nel cuore della notte. Il sindaco si è precipitato in piazza appena saputa la notizia.

«Ce ne siamo accorti questa mattina ma – dice concitato Dipiazza - senza di me non si muove niente: ho subito dato l’ordine di intervenire, ho chiamato il ragazzo del bar per darci una mano a issarla su. Risultato? In tre minuti, tutto risolto».
A tinte surreali la scena del sindaco, capotto lungo e cappello in testa, che rincorre furibondo e trafelato la statua del povero pastorello decapitata, mentre tutt’attorno famiglie e bambini festeggiavano San Nicolò. Sulla dinamica del fatto indagano ora le forze dell’ordine.
«Ogni anno la stessa storia: abbiamo due telecamere ma – sbotta il primo cittadino – questi balordi si mettono sempre la sciarpa attorno al viso, per non farsi riconoscere». La statua senza testa riposa ora al civico 5 di piazza Unità. Per farla riparare, e riportarla nel presepio, bisognerà attendere almeno martedì, terminato il ponte dell’Immacolata. «Ma dico io – sbotta Dipiazza – avessero rubato per un tornaconto personale… Questi invece lo fanno solo per dare fastidio e provare a rovinare il Natale».
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