Sabbioncello, cantiere avanti tutta: «Ponte pronto nel luglio del 2021»

Plenković: contenuti in un paio di mesi i ritardi legati alla pandemia. Attesi altri materiali dalla Cina
Andrej Plenković in visita al cantiere di Sabbioncello: la struttura del ponte è ormai ben visibile foto vecernji.hr
Andrej Plenković in visita al cantiere di Sabbioncello: la struttura del ponte è ormai ben visibile foto vecernji.hr

RAGUSA Malgrado la pandemia che per mesi ha rallentato la produzione di acciaio in Cina, il ponte di Sabbioncello - salvo recrudescenze del virus - sarà inaugurato entro il 31 luglio 2021, con un ritardo contenuto nell’ordine «di un paio di mesi».

Lo ha detto il premier croato Andrej Plenković visitando il cantiere della China Road And Bridge Corporation, il colosso cinese che ha vinto l’appalto per la struttura: un investimento da 274 milioni di euro coperto a fondo perduto dall’Ue per l’85%, mentre il restante 15% è a carico di Zagabria. Salvo risvegli della pandemia, dunque, dalla Cina continueranno ad arrivare i materiali per la struttura lunga 2,4 chilometri che oltrepassando il corridoio di Neum, unico affaccio della Bosnia ed Erzegovina sull’Adriatico, allaccerà di fatto la Dalmazia meridionale al resto della Croazia.

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I lavori preliminari erano stati avviati nel luglio 2018, con i cinesi che si erano impegnati a consegnare l’opera entro 36 mesi. La pandemia ha di poco ritardato il cronoprogramma: al momento le maestranze cinesi hanno iniziato a sistemare il piano stradale del ponte che poggerà su giganteschi piloni, alcuni dei quali reggeranno la carreggiata a 55 metri d’altezza dalla superficie marina. In questo momento in Cina si stanno approntando i blocchi d’acciaio, 47 in tutto, che serviranno a formare le campate, blocchi pesanti 200 tonnellate che fra circa tre mesi dovrebbero arrivare a Porto Toledo (Ploce), per poi venire trasferiti nei due cantieri del ponte.

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È stato fatto sapere intanto che non ci sono stati in questo periodo problemi legati al Covid-19 per i circa 600 lavoratori cinesi della China Road And Bridge Corporation, ai quali vanno aggiunti i 200 addetti che stanno costruendo le due strade d’accesso: la Duboka–Sparagovici/Zaradeže è stata affidata all’austriaca Strabag per un costo di poco più di 63 milioni di euro, mentre spetta alla greca Avax la realizzazione della tangenziale di Stagno e della strada Zaradeže – Prapratno – Doli, con un investimento da 67 milioni di euro. Le opere viarie in totale saranno lunghe trenta chilometri: le strade d’accesso, il cui avvio della costruzione è stato ritardato a causa di ricorsi sui bandi d’appalto, saranno inaugurate dopo il completamento del ponte di Sabbioncello.

Il ministro croato della Marineria, Trasporti e Infrastrutture, Oleg Butković, nel corso della visita si è soffermato anche sulle proteste che sono giunte da parte della Bosnia ed Erzegovina nei riguardi del ponte: Butković ha ribadito che la struttura non provocherà alcun problema alle imbarcazioni che salperanno dal porto di Neum, e nemmeno a quelle che vi caleranno l’ancora. —


 

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