Saline di Sicciole, aumenta la produzione

Dal 2012 ogni anno cento tonnellate in più: in questa stagione secondo le previsioni ne saranno vendute 1.110
Di Mauro Manzin

PIRANO. Un anno decisamente positivo, il 2016, per le saline di Sicciole e Strugnano. Quelle che, per intenderci, producono il “Sale di Pirano”, prodotto a Denominazione di origine protetta. Sono state prodotte, infatti, 2.300 tonnellate di sale delle quali 1.350 di sale da cucina e 36 tonnellate di fior di sale. «Se al nostro conto togliamo l’anno 2014, quando non abbiamo prodotto un grammo di sale e il 2012 quando invece siamo riusciti a raccogliere 5mila tonnellate di sale, la media degli ultimi dieci anni della produzione delle nostre saline è pari a 2mila-3mila tonnellate di sale», afferma alle Primorske Novice il direttore delle Saline di Sicciole, Klavdij Godni›.

In questa annata la raccolta del sale è iniziata un mese più tardi rispetto a quanto avviene tradizionalmente. A Sicciole e a Strugnano producono, come detto, il “Sale di Pirano” prodotto europeo Dop che per essere tale deve contenere precise concentrazioni di minerali. Il prodotto più pregiato è costituito dal cosiddetto “fior di sale”. Il prodotto che non rientra nei parametri di concentrazione minerale stabiliti dalla legislazione europea viene destinato quale sale da cospargere lungo le strade in presenza di neve o ghiaccio, oppure viene venduto alle piscine.

La società che gestisce le saline è riuscita negli ultimi cinque anni ad aumentare ogni 365 giorni la quota del sale venduto di cento tonnellate. Così nel 2012 sono state vendute 450 tonnellate di sale, l’anno scorso la quota ha toccato le mille tonnellate, mentre per quest’anno è prevista la vendita di 1.100 tonnellate. In questi anni è cresciuta, tra l’altro, la domanda di sale artigianale e non di produzione industriale. «Il nostro prodotto - precisa Godni› - è prodotta in modo assolutamente artigianale per il suo prezzo è più lto della media del mercato».

A Sicciole stanno sempre più cercando di sviluppare l’utilizzo del proprio sale super naturale espandendo il oro uso anche nel settore della cosmetica. Da questo settore, secondo le stime, nell’anno in corso le Saline riusciranno a realizzare la metà del ricavato dell’intero anno di produzione.

Annualmente dai programmi di sfruttamento cosmetico del sale il ricavato è pari a 600mila euro, ma fino al 2018 questa cifra dovrebbe arrivare a un milione di euro. E cresce anche il numero di visitatori alle terme Lepa Vida nel parco di Sicciole che quest’anno ha toccato quota cinquemila.

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