Salvini a Trieste per rendere omaggio ai poliziotti uccisi: "Hanno fatto fino in fondo il loro dovere"

TRIESTE "Pierluigi e Matteo hanno fatto fino in fondo il loro dovere e mi fa schifo chi apre i dibattiti su eventuali incapacità o improvvisazioni e inesperienze. Stessero zitti e portassero rispetto». Cosi il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto oggi a Trieste per rendere omaggio ai due poliziotti uccisi venerdì in una sparatoria all'interno della Questura del capoluogo giuliano.
«Se uno entra in Questura perché sospettato di aver sparato, scippato, rubato o rapinato - ha ribadito Salvini - deve poterci entrare ammanettato senza che si apra un dibattito sui diritti del povero delinquente. Lavoreremo in Parlamento perché i delinquenti entrino nelle Questure ammanettati", ha assicurato l'ex titolare del Viminale, ricordando che entro la fine dell'anno entreranno in funzione le prime migliaia di pistole elettriche.
"E anche questo sarà un passo avanti per la sicurezza sia degli agenti che dei cittadini e speriamo che anche su questo nessuno abbia da dubitare per rallentare".
Salvini ha spiegato di aver voluto fare "un doveroso omaggio a Pierluigi e Matteo e ai colleghi, alle ragazze e ai ragazzi che ci mettono l'anima e, ahimè, rischiano la vita tutti i giorni". Secondo il leader della Lega, che ha incontrato il Questore, Giuseppe Petronzi, "è un dovere capire come lavorare sempre di più e meglio e sperare che la politica tiri fuori i soldi".
L'ex ministro dell'Interno ha poi ricordato che il suo governo "ha stanziato 3 miliardi di euro l'anno scorso per aumentare il numero delle Forze dell'ordine e il loro equipaggiamento. Speriamo - ha concluso - che chi ci ha seguito non tagli e quanto meno stanzi la stessa cifra". -
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