San Lorenzo, giovani affascinati dal suono delle campane

SAN LORENZO. Si è felicemente concluso a San Lorenzo l’annuale corso per «scampanotadôrs» giunto ormai al 23.a edizione. Correva infatti l’anno 1986 quando in paese è iniziata questa “scuola” particolare, prima storica scuola della diocesi a insegnare ai giovani l’arte antica dello scampanio. L’iniziativa, patrocinata dall’Associazione campanari del Goriziano, ha sempre avuto il sostegno del Consiglio Pastorale Parrocchiale, ora con l’approvazione del nuovo parroco, don Bruno Sandrin.
Il corso è iniziato lo scorso autunno, dopo la festività di San Martino, e si è concluso alla fine del mese di febbraio, in concomitanza con il mercoledì delle Ceneri, sempre sotto l’attenta direzione di Vanni Marega, maestro campanaro e vero animatore di questa realtà molto viva nell’Isontino.
Anche quest’anno il corso ha suscitato interesse, grazie alla partecipazione di una mezza dozzina di giovani che hanno superato le prime paure, frequentando le lezioni e portando a buon fine il percorso per provetti scampanotadôrs. Le lezioni si sono svolte sulla torre campanaria si San Lorenzo dove Marega ha dapprima insegnato agli allievi le regole di comportamento da rispettare in un luogo particolare com’è una cella campanaria; successivamente sono state impartite spiegazioni sul suono proveniente dai rintocchi imposti alle campane; infine, si è passato alla pratica, con la lettura e esecuzione delle diverse partiture musicali.
Gli apprendisti scampanotadôrs sono Luca Medeot, Federico Della Savia, Marco Passons di San Lorenzo e Sebastian Stel di Palmanova. Al corso hanno partecipato anche Marco Petruz di Farra, Gabriele De Marco e Lorenzo Caruzzi di San Lorenzo, allievi degli anni precedenti, che hanno affinato la loro pratica nello scampanio.A una lezione hanno preso parte anche dei colleghi di Fogliano, i quali avevano seguito alcune lezioni con il vice-maestro Emanuele Franco.
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