Santa Maria la Longa riscopre Ungaretti
Edita dal Comune una pubblicazione sulla presenza del poeta nella Bassa

SANTA MARIA LA LONGA. Il 1917 è cruciale per la storia della Prima guerra mondiale. Ed è un anno che ha lasciato un segno profondo sul territorio regionale. È l’anno di Caporetto, ma è anche l’anno in cui Giuseppe Ungaretti scrisse, a Santa Maria la Longa, tre splendide liriche tra cui i celebri versi “M’illumino d’Immenso”. Versi talmente pregni di significato che di recente, a PordenoneLegge, Carlo Ossola, membro dell’Accademia dei Lincei, docente del Collège de France di Parigi, non ha esitato a individuarli come la nascita della Poesia italiana del Novecento.
«Per questo, nell’anno del centenario, - spiega il sindaco di Santa Maria la Longa, Igor Treleani - abbiamo voluto realizzare un breve testo, che racconta il passaggio di Ungaretti sulla nostra terra. L’opera, curata da PordenoneLegge e lì illustrata in anteprima, contestualizza la presenza di Ungaretti a Santa Maria dipingendo lo sfondo storico dell’epoca, senza tralasciare un’impostazione promozionale del territorio e delle sue testimonianze storiche, architettoniche, culturali…». La pubblicazione è disponibile in municipio e in biblioteca.
«Ungaretti - racconta ancora il primo cittadino - rappresenta un grande patrimonio storico e culturale per la letteratura italiana ed europea, ma anche per il nostro comune. Per questo proseguiranno ancora le iniziative ungarettiane che già hanno visto conferenze sul tema, progetti con le scuole, l’incontro con Alessandro Marzo Magno e la proposta di un itinerario ungarettiano». Nei prossimi giorni inoltre saranno collocate, all’esterno delle attività commerciali, alcune targhe a ricordo del centenario della poesia Mattina. La stessa immagine sarà riproposta anche su due totem che saranno posizionati sulla strada regionale 352 per ricordare i noti versi anche a chi semplicemente transita sul territorio comunale.
Monica Del Mondo
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