«Sarcoidosi, va eliminato il ticket per cure ed esami»

Una proposta per far riconoscere la sarcoidosi come malattia rara anche nella nostra regione (come avviene in Piemonte, Valle d’Aosta, Marche e Basilicata), prevedendo quindi sia l’esenzione dal pagamento del ticket per esami e cure sia fondi per la ricerca. A presentarla fra qualche giorno in Consiglio regionale sarà l’esponente pidiessino Franco Brussa, da tempo in contatto con i referenti locali dell’associazione nazionale “Amici contro la sarcoidosi”.
Una patologia ancora poco nota, le cui cause sono sconosciute, e per la quale di conseguenza i protocolli di cura risultano ancora lungi dall’essere predisposti. Malattia cronica e invalidante, la sarcoidosi può colpire più organi, in particolare i polmoni e le ghiandole linfatiche. La scarsa conoscenza che se ne ha, fa sì poi che non venga riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale, con la conseguenza che terapie ed analisi sono a carico dei malati.
«Si tratta di sensibilizzare i medici ma anche i politici - osserva Brussa - per ottenere risposte adeguate sia dal punto di vista terapeutico sia da quello assistenziale». Se la proposta di legge che il consigliere si appresta a presentare dovesse essere discussa in aula, la sua approvazione richiederebbe due mesi. Lo stesso risultato potrebbe però essere ottenuto in tempi più brevi, se la giunta regionale facesse proprio il documento ed emanasse un apposito decreto. «Ho già anticipato la proposta all’assessore alla Salute Ciriani - aggiunge Brussa - e stiamo fissando un incontro con la rappresentante regionale dell’associazione (la staranzanese Manuela Bledig, ndr). Entro gennaio la giunta regionale sarà perfettamente informata sul problema e potrà intervenire prima della scadenza del mandato».
In Italia, dove la malattia ha colpito circa 4.500 persone, solo alcuni centri specializzati si occupano di studiare e curare la sarcoidosi. A Monfalcone questa patologia interessa da qualche anno una decina di ammalati, curati in sedi diverse, dall’ospedale di San Polo a quello triestino di Cattinara ma anche nel nosocomio milanese di Niguarda.
A livello nazionale opera come detto l’associazione “Amici contro la sarcoidosi”, che ha sede a Bologna ed è presieduta dal dottor Filippo Martone (tel. 393-3327762, info@sarcoidosi.org, www.sarcoidosi.org). Anche i monfalconesi che lottano contro la malattia si stanno organizzando: oltre a cercare una sede, sono impegnati nella sensibilizzazione dei medici di base. Referente regionale dell’associazione nazionale è, come ricordato, la staranzanese Manuela Bledig (m.bledig@sarcoidosi.org).
(gi.pa.)
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