Sette casi sospetti di scabbia in casa di riposo a Muggia: profilassi e stop alle visite

Sospetti casi di scabbia alla casa di riposo di Muggia: sette i possibili contagiati, tutti ospiti della struttura di salita Ubaldini. Come da indicazione del Dipartimento di prevenzione di Asugi è stata attivata la procedura per la profilassi e, al fine di garantire la tutela della salute, le visite dei parenti ai propri congiunti sono state temporaneamente sospese.

La conferma che si tratti di scabbia non c’è e probabilmente non ci sarà perché, come spiegato dal sindaco Paolo Polidori, «la profilassi sui sette anziani, che presentano dei puntini rossi ma sono asintomatici, è partita con Asugi che ha somministrato e lo farà anche nei prossimi due giorni la terapia, per poi ripeterla tra una settimana, sempre per tre giorni». E aggiunge: «I restanti ospiti e gli operatori la cominceranno appena i farmaci saranno disponibili, sempre per i primi tre giorni e poi la settimana successiva. Quindi la terapia risolverà la questione anche se non si saprà se si è trattato di scabbia».

L’acaro della scabbia, un parassita minuscolo della pelle, provoca prurito intenso. Una presenza non nuova nelle strutture per anziani anche a Trieste.

Ma in cosa consiste la terapia? Va applicata una crema specifica due volte al giorno e, in casi di recidiva, si usa anche un farmaco orale. Il protocollo è quello indicato dal dipartimento di profilassi e prevenzione dell’Asugi, che prevede, all’entrata di ogni nuovo residente nella struttura, due giorni di terapia preventiva con benzoato di benzile al 20 per cento o con prodotti come lo Scabianil crema o simili, e per i suoi indumenti una permanenza di due giorni a meno 48 gradi.

In caso di infestazione, poi, tutti i materassi e i cuscini vanno isolati per almeno dieci giorni. Il primo cittadino Polidori ha voluto sottolineare come «i sospetti casi di scabbia non dipendono dalle condizioni igienico-sanitarie della casa di riposo di salita Ubaldini che risultano essere eccellenti». —