Scatta già la protesta domani in municipio
Vent’anni dopo la battaglia sul rigassificatore targato Snam, la proroga automatica dell’utilizzo del carbone nella centrale termoelettrica di Monfalcone rischia di scatenarne un’altra. Complice anche l’avvicinarsi delle elezioni comunali? Di certo chi si è mosso per primo per cercare di organizzare un movimento e delle iniziative contro il prolungamento dello status quo produttivo dell’impianto energetico non ci pensa.
Paola Barban, architetto, componente del Wwf prima e dell’associazione ambientalista Eugenio Rosmann ora, era in prima fila contro il progetto della Snam nel 1995-1996 e lo è ora rispetto al futuro della centrale A2A. Così, dopo aver visto quanto stava accadendo, ha deciso di chiamare a raccolta un po’ di persone domenica mattina nel bar da Marino. All’invito ha risposto Michele Tonzar di Legambiente, ma anche Giuliana Garimberti del Comitato rione centro, appartenenti al Comitato No Carbone ed esponenti del Movimento 5 Stelle, della Lega Nord, l’ex consigliere comunale Anna Cisint e l’ex assessore comunale all’Ambiente Gualtiero Pin. Insomma, una partecipazione a dir poco composita, ma che deve aver preoccupato il sindaco Silvia Altran e l’amministrazione comunale.
Dell’incontro in qualche modo il sindaco deve essere giunta a conoscenza, decidendo lunedì pomeriggio di chiamare «a raccolta i cittadini del mandamento» con una nota e ieri pomeriggio di diramare una convocazione urgente per oggi ad associazioni e comitati di rione «per discutere e valutare un piano comune».
Ma la riunione di domenica mattina e l’incontro di lunedì pomeriggio nella sede del Comitato rione centro, della presidente Garimberti, hanno prodotto la nascita del gruppo Cittadini per salute e una prima iniziativa.
Il gruppo è al lavoro per essere presente in piazza della Repubblica domani sera, prima dell’inizio del Consiglio comunale, in programma alle 20.30. «Ci andremo come cittadini, senza etichette - spiega Barban -, e speriamo di essere in tanti, perché in ballo non c’è il futuro mio, ma quello di tutti». Anche nell’incontro di lunedì la presidente del Comitato rione centro Garimberti ha sottolineato l’esigenza che ciascuno partecipi senza etichette, «che siano politiche, ambientaliste o altro». «Quello convocato lunedì voleva comunque essere un incontro informativo per i cittadini - aggiunge - e per gli altri Comitati di rione». Che, però, non si sono fatti vivi. «L’unico che mi ha risposto - dice ancora Garimberti, forse considerata troppo di destra dagli altri colleghi - è stato Adriano Bernardel del rione Enel. Secondo lui, l’iniziativa di lunedì andava concordata prima tra tutti i presidenti di rione. In certi casi, in questo caso, non è però possibile perdere tempo».
Piazza della Repubblica domani sare rischia in ogni caso di essere affollata. Ad attendere sindaco, assessori e consiglieri comunali dovrebbero esserci anche i rappresentanti di Lega Nord, Partito pensionati, l’associazione Monfalcone Domani, Fratelli d’Italia, Partito Italia nuova, che già il 3 febbraio hanno manifestato per chiedere all’amministrazione di tornare sui propri passi sulla revoca della costituzione di parte civile nei processi per le morti da amianto.
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