Scheletro di Contovello, spunta un nome

Il nome è quello di Evasio Salvatori. Era scomparso il 12 dicembre del 2006. Aveva 80 anni. Abitava in via Santi Martiri 12. Lo scheletro umano trovato domenica 14 aprile a Contovello apparterrebbe a lui. Il condizionale è d’obbligo perché manca ancora il riscontro dalle analisi del Dna. Ma la nipote ha riconosciuto gli abiti che erano stati trovati vicino alle ossa nei pressi di una buca a circa 300 metri dalla strada che porta a Contovello. La donna non ha avuto dubbi. I pantaloni di lana con un disegno spinato ormai ridotti a stracci e altri indumenti che Evasio Salvatori indossava al momento della scomparsa, avvenuta più di sette anni anni fa.
A denunciare la sparizione era stata Lidija Ivic, la moglie del nipote di Evasio. «L’ho accompagnato a casa verso le 19 - aveva raccontato -. Gli ho preparato anche i pasti per il giorno successivo e la biancheria pulita. Siamo rimasti d’accordo che ci saremmo risentiti il giorno successivo. L’ho chiamato l’indomani attorno alle 17, ma non ho avuto alcuna risposta. Lì per lì, però, non mi sono preoccupata: lo zio di mio marito, infatti, ama muoversi e fare lunghe camminate. Spesso passeggia attorno a piazza Unità e, d'estate, arriva anche fino a Barcola».
Vista l'impossibilità di mettersi in contatto telefonicamente con Evasio, Lidija Ivic era andata direttamente a bussare alla porta dell'appartamento di via Santi Martiri. E anche in quel caso, però, non ha ottenuto risposta. «In casa non c'era nessuno. Mancavano alcuni dei vestiti che gli avevo preparato: una giacca grigio-verde, pantaloni grigio scuro, scarpe marrone chiaro. Probabilmente gli abiti che ha indossato al momento di uscire. Quando è fuori casa, inoltre indossa sempre un cappello, un berretto tipo coppola di color grigio verde». Dopo l'appello lanciato a mezzo stampa, i familiari avevano compiuto un ultimo, disperato tentativo per trovare il loro caro, chiedendo aiuto al parroco della chiesa di Sant'Antonio Vecchio. Sulla porta del luogo di culto di piazza Hortis era stato affisso un manifesto con la foto e le generalità dell'uomo: un appello ai parrocchiani e a tutti i cittadini affinché segnalino ogni possibile avvistamento. Lo stesso manifesto era stato poi distribuito anche in alcuni studi medici della zona, nella speranza che la gente possa in qualche modo contribuire alle indagini, che finora non hanno avuto nessun esito. Ma senza risultato. Sembrava svanito nel nulla.
Poi domenica 14 a 300 metri dalla strada che porta a Contovello è stato trovato uno scheletro. A chiamare la polizia era stata una donna che, approfittando della bella giornata, era andata a fare una passeggiata con il suo cane. L’animale aveva raggiunto una buca dove c’erano le ossa. Poi è giunta la polizia e dopo poco il medico legale Fulvio Costantinides. Gli agenti del Commissariato di Opicina hanno controllato denunce e segnalazioni nel sito di «Chi l’ha visto». Fino al colpo di scena. Quando la nipote di Evasio Salvatori ha detto: «Gli abiti potrebbero essere quelli di mio zio».
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