Schianto con 3 morti condizioni disperate per il centauro ferito

DRAGA DI MOSCHIENA. Doveva essere un sabato in allegria e spensieratezza sulle due ruote per un gruppo di amici lungo la spettacolare costiera Fiume – Pola e invece è stata una giornata di morte, di...
Di Andrea Marsanich

DRAGA DI MOSCHIENA. Doveva essere un sabato in allegria e spensieratezza sulle due ruote per un gruppo di amici lungo la spettacolare costiera Fiume – Pola e invece è stata una giornata di morte, di dolore. Tre motociclisti deceduti, uno in condizioni tuttora critiche, mentre altri tre hanno riportato lesioni più o meno leggere e sono stati già dimessi dall’ospedale di Fiume. È questo il tragico bilancio dello scontro che a Kraj (Riva), nelle vicinanze di Draga di Moschiena, ha coinvolto ben sette motociclisti, di cui cinque tornavano da Laurana e andavano verso Pola e gli altri due salivano in direzione di Fiume. A morire sul colpo sono stati il polesano Branko Madjarevic, 52 anni, il fiumano Marinko Nimac detto Tarik e il 30.enne Klaudio Miletic di Albona. I medici si stanno impegnando al massimo per salvare l’albonese Sasa Kocevar, 27 anni, che ha riportato ustioni gravissime. È in fin di vita e si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Fiume.

Lo scontro a catena ha avuto effetti simili all’esplosione di una bomba, con le moto che procedevano a circa 80 – 90 chilometri orari. Oltre ad accartocciarsi, con frammenti scagliati in tutte le direzioni, cinque mezzi hanno preso fuoco e sono stati completamente distrutti dalle fiamme. L’unico motociclista illeso (ma era indietro di qualche decina di metri perché non riusciva a sorpassare due vetture) è il 28. enne Salvadore Bajramovic di Arsia, ancora fortemente scosso per questo che è il più terribile incidente di sempre nella regione quarnerina per quanto riguarda i centauri. «Mi sono attardato un pò – ha dichiarato ai giornalisti – ma dopo essere uscito dalla curva ho visto una scena che non avrei mai voluto vedere. Fiamme molto alte, corpi esanimi stesi sull’asfalto, alcuni miei colleghi che tentavano di spegnere il fuoco, la gente di Kraj che accorreva con secchi e tubi di gomma per l’acqua». Dalla questura di Fiume è stato comunicato che sono ancora in corso le indagini per appurare le cause del sinistro, che restano sconosciute anche se si suppone trattarsi di alta velocità o di sorpasso azzardato. Ancora da accertare le testimonianze di alcune persone che avrebbero visto i cinque centauri al centro di autentici show con le loro moto, compiuti a Laurana e Medea.

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