Scintille antifascisti-Casapound Il questore: «Nessun allarme»

Il doppio presidio non preoccupa Petronzi: «Misure di sicurezza adeguate» Il corteo della rete antirazzista sfilerà lungo Corso Italia fino a piazza Oberdan
Il corteo antifascista in risposta alla concomitante manifestazione di CasaPound, Trieste, 03 novembre 2018. ANSA/ANDREA LASORTE
Il corteo antifascista in risposta alla concomitante manifestazione di CasaPound, Trieste, 03 novembre 2018. ANSA/ANDREA LASORTE



La Questura ha approvato il percorso proposto dalla piattaforma Trieste antifascista-antirazzista per la manifestazione di domani, contro l’apertura della sede di CasaPound. Il corteo partirà alle 14. 30 da piazza Oberdan, imboccherà via Ghega, via Roma, corso Italia per concludersi in piazza Goldoni.

Il percorso è stato annunciato ieri mattina alla conferenza stampa della piattaforma, durante la quale hanno parlato Davide Zotti, Alfredo Racovelli, Claudio Germani e Geni Sardo. Hanno dichiarato gli esponenti di Trieste antifascista durante la conferenza: «L’apertura della sede di Cpi in quell’area punta a militarizzare ancora una volta la zona di viale XX Settembre, rivitalizzando una triste stagione che produsse squadrismo e odio, in primis contro la minoranza slovena». Gli antifascisti hanno delineato un legame ideale fra i movimenti di estrema destra e le politiche di governo: «Il decreto Sicurezza impone l’apartheid nel nostro Paese, lasciando lo spazio ai gruppi neofascisti per il consueto lavoro di manovalanza». La piattaforma si richiama alla lettera dei medici del Fvg per l’accoglienza, e alle polemiche esplose a Trieste in seguito all’annuncio del Gay Pride: «Siamo di fronte a una tendenza sempre più forte all’omofobia e alla transfobia, a impedire la libera espressione della propria identità e il manifestare per i propri diritti».

Nel frattempo il questore di Giuseppe Petronzi assicura che le forze dell’ordine saranno schierate in modo da consentire uno svolgimento «fluido» tanto della manifestazione quanto dell’inaugurazione della sede: «Le misure standard in questi casi prevedono dei rinforzi di personale che serviranno a permettere il regolare svolgimento del corteo. Lo stesso avverrà per il presidio alla sede di CasaPound. Le aliquote di personale che abbiamo a disposizione sono adeguate e compatibili anche con la necessità che i cittadini possano vivere la giornata in maniera serena».

Sempre ieri la segretaria provinciale del Pd Laura Famulari è intervenuta per spiegare la posizione del partito sulla manifestazione di domani: «Casa Pound a Trieste gioca la sua visibilità tutta sulla provocazione e sull’esplicito riferimento al fascismo. Legittime le scelte di tutti. Il Pd, che peraltro non è stato invitato dagli organizzatori alla manifestazione convocata da Trieste antifascista, non sarà megafono dell’esistenza in vita di un partito oggettivamente fascista, pur nella comprensione delle proteste e delle posizioni degli aderenti. Restiamo convinti della necessità che il fronte antifascista sia aperto, unito e compatto». Nei giorni scorsi infatti la dirigenza del partito stava valutando la possibilità di partecipare a un’altra manifestazione, tappa di un evento nazionale, che dovrebbe svolgersi in piazza Unità. Precisa Famulari: «Riguardo alla manifestazione convocata a livello nazionale, “L’Italia che resiste”, contro le politiche del governo su questioni come lo scandalo della Sea Watch, siamo pronti ad esserci».

La segretaria spiega che «il Pd è incrollabilmente antifascista nei suoi valori e principi fondanti e nell’azione politica. Quando ci sono partiti e movimenti che hanno nel loro dna l’esplicito richiamo alla storia e all’ideologia del fascismo, noi siamo dall’altra parte. Questa città, il confine orientale, hanno subito tragedie immense, alcune – conclude – ricordate proprio in questi giorni nei giorni dedicati alla Memoria e al Ricordo, e noi non lo dimentichiamo mai». —



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