Scoperte archeologiche nella grotta Tina: visite guidate e laboratori
Le iniziative si terranno sabato 25 ottobre per condividere con la cittadinanza l’importanza dei rinvenimenti sul Carso

Tre anni di scavi all’interno della grotta “Tina”, sul Monte Lanaro, hanno restituito materiali databili all’età del Bronzo e del Rame finale, tra cui resti sia umani che faunistici. L’analisi microscopica di alcune tracce di macellazione su un frammento cranico potrebbe suggerire una prospettiva nuova sulle pratiche funerarie preistoriche, mentre lo studio della fauna evidenzia modalità di caccia, allevamento e utilizzo delle risorse animali da parte delle comunità carsiche.
La campagna ha messo in luce uno strato caratterizzato dalla presenza di un centinaio di ostriche che si accompagnano a resti ossei di bovino. La scoperta si configura come la prova di una lauta mangiata di ostriche e manzo avvenuta in Carso circa 7mila anni fa in una grotta che è a quasi 500 sul livello del mare.
Nella campagna di scavi sono emerse due nuove strutture realizzate in pietra: una più esterna, che seguiva il precedente limite della grotta chiudendola, risalente almeno al IV millennio avanti Cristo e una struttura più interna, di forma rettangolare, riconducibile al neolitico, con resti di ceramiche, manufatti in pietra e uno spazio adibito a focolare.
Dunque, la Grotta Tina Jama appare essere stata frequentata in diversi periodi, sia della Preistoria sia della Protostoria e di queste presenze sono rimaste anche tracce di sepolture. Ad oggi, nella Tina Jama sono emerse ossa umane (Sapiens sapiens) relative a 4 individui fra cui un bambino. Fra questi resti ossei, di assoluto rilievo è un osso parietale di cranio umano che presenta evidenze di manipolazione con strumenti da taglio. Ciò indicherebbe pratiche di manipolazione dei corpi dei defunti, particolari trattamenti a cui venivano sottoposte le salme, probabilmente a scopo rituale.
Per condividere con la cittadinanza e far conoscere l’importanza dei rinvenimenti, sono state organizzate due visite guidate gratuite agli scavi. Sabato 25 ottobre 2025 gli archeologi responsabili dei lavori e gli speleologi del Club Alpinistico Triestino condurranno i visitatori all’esplorazione del sito della Grotta Tina Jama.
Le visite di terranno alle 10 e alle 14 al parcheggio alla base del sentiero numero 5A per il Lanaro, collocato circa 300 m a nord dell’agriturismo Milič Zagrski. La risalita alla grotta richiede circa mezz’ora di cammino per persone allenate. Si consigliano abbigliamento e calzature adeguate.
Prenotazione obbligatoria: È previsto un numero massimo di 30 persone per visita guidata. Per prenotare scrivere a: info@agriturismomilic.it
Nella stessa giornata del 25 ottobre all’agriturismo Milič Zagrski si svolgeranno attività di archeologia sperimentale, come la scheggiatura della selce, l’accensione del fuoco, la lavorazione delle conchiglie e dell'osso per la produzione di monili e strumenti di uso quotidiano. Inoltre, si potrà partecipare a una prova pratica di tiro con arco e propulsore preistorico con il Tes (Tecnico Educatore Sportivo) della UISP, Roberto Cappellina e immergersi nei suoni della preistoria grazie a una capanna sonora realizzata prendendo spunto dal lavoro di ricerca svolto dall’archeologo Simone Pedron dell’Associazione Trame di Storia che cura il Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore e il Museo dell’Uomo di Val Rosna.
Età consigliata: dai 6 anni in su. Il laboratorio, a cura di Alessandra Maria Rodriguez, vedrà protagonisti esperti di archeologia sperimentale Marco del Piccolo, Giuliano Bastiani e Marco Rodriguez.
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