Scuole, per il Nautico 250 anni di storia e un futuro di novità

Materie e orari, tanti i cambiamenti con la riforma Gelmini L’istituto diventa “professionale per la logistica e i trasporti”

Silvano Trieste 22/09/08 Protesta, Istituto Tecnico Nautico di Trieste
Silvano Trieste 22/09/08 Protesta, Istituto Tecnico Nautico di Trieste

di Giuseppe Palladini

Un nome importante fra le istituzioni scolastiche cittadine - nel 2004 ha festeggiato i 250 anni - è destinato a scomparire. Anche se fra quattro anni, la denominazione Istituto Nautico verrà sostituita da quella di “Istituto tecnico professionale per la logistica e i trasporti”. È una delle conseguenze, forse la più appariscente agli occhi dell’opinione pubblica, della riforma Gelmini, il cui primo anno di applicazione si sta concludendo in questi giorni.

«Finora non ci sono stati grandi impatti - precisa il vicepreside del Nautico, Silvio Braini, a capo della commissione interna per l’applicazione della riforma -. I dolori inizieranno fra due anni, con l’anno scolastico 2012-2013, quando inizierà il triennio. Il biennio, infatti, è uguale per tutti gli istituti tecnici».

Qualche modifica all’organizzazione della didattica, comunque, in questi dodici mesi c’è già stata. Le esercitazioni marinaresche (3 ore la settimana) sono sparite, sostituite da laboratori di chimica, fisica disegno Cad e informatica, lecui ore settimanali di lezione sono peraltro scese da 36 a 32. Sul fronte dei docenti, è spartito un posto di insegnante di geografia ma sono stati acquisiti quelli per il disegno Cad e l’informatica.

Nel 2012, quando scatterà il triennio, i cambiamenti saranno invece molto più radicali. «Ad esempio Navigazione sparirà - spiega Braini - sostituita da Conduzione e manutenzione del mezzo (nautico o aeronautico, ndr). Tutte le materie specialistiche di indirizzo - aggiunge - saranno riunite in gruppi e svolte in maniera più culturale e di preparazione generale».

I mutamenti sul fronte delle materie andranno di pari passo con quelli per gli insegnanti, il cui numero subirà un drastico taglio. «Fra le materie di indirizzo, Costruzioni navali - precisa ancora il vicepreside - vedrà le ore settimanali ridotte da dieci a cinque. Anche le ore di Elettrotecnica diminuiranno e saranno unificate per tutti gli indirizzi: costruttori, macchinisti, aeronautico e operatori del mare. Unificazioni sono previste anche per l’inglese, e così i due insegnanti per gli indirizzi macchinisti e capitani saranno ridotti a uno».

Fra due anni, con l’avvio del triennio, il Nautico perderà dunque buona parte delle sue peculiari caratteristiche. Ma ciò non avrà effetti negativi sulle iscrizioni? «Non credo - risponde Braini - perchè in tempi di crisi ci si orienta sulle scuole che danno più possibilità di lavoro. Difatti stiamo assistendo a un boom delle iscrizioni al Volta, il Nautico registra un leggero incremento, mentre c’è un calo nei licei».

Ma quale sarà la preparazione di chi uscirà fra quattro anni dall’ormai ex Nautico? «Gli insegnamenti e gli esami del Nautico - precisa Braini - devono rispondere alle norme fissate da un ente internazionale che certifica il personale di bordo. Fra quattro anni i titoli - capitani, costruttori, macchinisti e periti aeronautici - resteranno gli stessi, ma per poter fare gli esami di abilitazione alla navigazione in Capitaneria servirà la certificazione di competenza di un ente autorizzato».

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