Se Fido diventa donatore per salvare altre vite

Anche gli animali, esattamente come i loro padroni, possono aver bisogno di trasfusioni di sangue. In loro aiuto arrivano i “colleghi” inseriti in specifiche liste

TRIESTE. Come gli esseri umani, anche cani e gatti in un momento critico possono aveva bisogno di una trasfusione di sangue. Così esistono anche persone che decidono di far diventare il loro quattro zampe un donatore, contribuendo a salvare la vita di un altro animale.

La donazione di sangue è sicura e indolore. E può essere un buon modo per tenere sotto controllo la salute del nostro amico a quattro zampe, visto che il veterinario si accerterà sempre che il donatore sia in perfetta forma. In Friuli Venezia Giulia non esiste una banca del sangue per cani e gatti, ma tutti gli ambulatori veterinari anche di Trieste dispongono di una lista di donatori ai quali fare riferimento in caso di bisogno.

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Per rientrare in quella lista ci si deve rivolgere al proprio veterinario, e dichiarare la disponibilità a far diventare il proprio animale un potenziale donatore di sangue. In caso di necessità il veterinario potrà accedere alla banca dati e identificare il cane o il gatto donatore con il gruppo sanguigno necessario, contattando il proprietario e richiedendo la disponibilità a portarlo presso la struttura che necessita di sangue.

Questo non vuol dire che per il padrone ci sia l’obbligo di rispondere sempre positivamente alla chiamata: la donazione è una scelta, e qualsiasi decisione del proprietario dell’animale va rispettata. Se il primo della lista non dovesse essere disponibile, si prosegue nella ricerca fino a trovare un donatore. In casi estremi, però, per cani che necessitano di una trasfusione, le strutture locali fanno riferimento alla Banca del sangue canino di Padova, un servizio di raccolta, controllo sanitario e commercializzazione del sangue intero canino offerto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) alle strutture veterinarie.

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«Il donatore, oltre a essere clinicamente sano, - spiega il presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Trieste, Fulvia Ada Rossi - deve avere un’età compresa tra i 2 e gli 8 anni, avere un peso di 25-30 chili nel caso del cane, e di 5 chili del gatto. Il cane deve essere iscritto all'Anagrafe canina, in regola con le vaccinazioni obbligatorie, i relativi richiami previsti e la profilassi antiparassitaria».

I cani donatori, per consentire il prelievo, devono essere mansueti. Nel caso dei gatti, i donatori vengono leggermente sedati, quindi, anche i mici dai caratteri più "difficili" possono diventare donatori. I cani e gatti hanno un gruppo sanguigno, che può essere tipizzazione Dea positivo, Dea negativo o dei sottogruppi. I Dea negativo possono donare a tutti, ma ricevere solo Dea negativo (proprio come lo zero umano).

Quando si comunica al proprio veterinario la disponibilità a far diventare il proprio animale donatore di sangue, il medico effettuerà un piccolo prelievo che servirà a svelare il gruppo sanguigno. «Una prima trasfusione d'urgenza su un animale può essere effettuata "alla cieca", senza ricorrere il gruppo sanguigno compatibile, - spiega Rossi - dalla seconda in poi è necessario utilizzare solo sangue da gruppo compatibile».


 

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