Sebenico, riapre il forte veneziano di San Nicolò

SEBENICO La chiusura è durata due anni, tanto quanto è bastato per portare a compimento i lavori di restauro, con riapertura avvenuta lo scorso weekend.
La fortezza veneziana di San Nicolò può essere nuovamente visitata da croati e villeggianti stranieri, con questo capolavoro delle strutture difensive della Serenissima che viene raggiunto soltanto via mare.
Il rinomato forte marittimo, proclamato nel 2017 dall'Unesco patrimonio dell'umanità, è stato sottoposto a interventi di miglioria che hanno riguardato l'accesso dal mare e il porticciolo, con l'isolotto completamente ripulito dalla montagna di rifiuti che negli ultimi decenni caratterizzava San Nicolò.
Alla cerimonia di riapertura della fortezza hanno partecipato numerosissime personalità, tra cui la ministra croata della Cultura, Nina Obuljen Koržinek, la quale ha rilevato che la Croazia è un Paese ricco di storia e di monumenti, fattore che va sfruttato anche in ottica turistica.
Come già detto, la fortificazione veneziana, costruita nel XVI secolo a forma triangolare, ha ora il mare quale unico accesso. Il battello turistico (può accogliere a bordo un centinaio di passeggeri), che salpa dalla riva di Sebenico, ha quattro viaggi al giorno e la gita dura intorno a due ore.
La sola visita a San Nicolò ha una durata di 45 minuti, con i viaggiatori che sull'isoletta vengono forniti di tablet, che dispensano tutte le informazioni concernenti San Nicolò.
Il prezzo riguardante viaggio, visita e tablet è di 130 kune (17,6 euro circa) a persona. La fortezza è stata affidata in gestione all'istituzione pubblica regionale Priroda (Natura in italiano), che ha stanziato per l'opera di restauro 4 milioni di kune (540 mila euro), mentre 1 milione di kune – sui 135 mila euro – è stato devoluto dal dicastero della Cultura.
Nei primi dieci giorni dalla riapertura, i sebenzani potranno recarsi gratuitamente a San Nicolò, mentre i turisti acquisteranno i tagliandi per la visita negli ambienti in riva dell'ex Centro turistico–informativo (Tic).
L'opera di restauro di San Nicolò, approntato per opporsi all'avanzata degli ottomani, non si ferma però qui: nei mesi e anni a venire si procederà alla costruzione della via d'accesso al forte dalla terraferma e al risanamento dall'umidità che sta tormentando la struttura.
Per questi interventi, ha affermato in un comunicato la società Priroda, si dovrà investire sul milione di euro, di cui buona parte potrebbe arrivare da fondi europei.
Servirà, per ottenerli un progetto concreto assolutamente rispettoso della storia e dell’architettura della fortezza per non snaturare la struttura e la storia che reca con se da secoli. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo