Sgt al voto, la lista è unica Evitata la battaglia interna

di Piero Rauber
Sarà di nuovo un’elezione bulgara, come in quel 28 novembre 2009, quando la lista Trauner fece il pieno degli aventi diritto al voto. E in via Ginnastica di questo, del fatto cioè che il nuovo aspirante presidente in vista delle elezioni di martedì prossimo sia ancora uno e uno soltanto (è l’avvocato Federico Pastor, vice in pectore è l’avvocato Carlo Martone) sono di nuovo lieti.
Già perché - così dicon tutti, e ne sono convinti - l’idea che si ripresenti una lista unica alle elezioni per il rinnovo biennale delle cariche dirigenziali - si va verso il 2013, anno del 150.mo - è la miglior terapia. La più adatta, anzi l’unica, per consentire alla Sgt, sommo nome dell’associazionismo sportivo triestino, di proseguire nella sua fase di riabilitazione d’immagine oltre che di sostanza, agli occhi dell’opinione pubblica, dopo i venti di guerra intestina al crepuscolo dell’era Tonon.
Tutto un idillio? Adesso sì. Però c’è mancato poco che, al voto in seconda convocazione in palestra alle 18.30 del 13 dicembre (prima convocazione pro forma il giorno prima), i circa 800 soci che stanno ripopolando via Ginnastica si trovassero a dover scegliere tra due liste concorrenti. Una prima filo-governo uscente, dominata ancora idealmente dalla figura di Trauner, che tuttavia - è noto - versa da tempo in gravi condizioni di salute. E una seconda dall’età media più bassa, sponsor di un più spinto “rinnovamento” a chiusura della “transizione post-Tonon” garantita in questi due anni dalla lista Trauner. Una lista alternativa dunque alimentata da una parte di quegli stessi contras che nel 2009 dichiararono guerra a Tonon - e con la regia del presidente regionale del Coni Emilio Felluga - e incarnata da Carlo Martone da uomo “tecnico” delle istituzioni, essendo lui avvocato in servizio al Segretariato generale della Regione.
La lista-due si è palesata in via informale a fine novembre. E ha dato una scossa, evidentemente. La maggioranza del direttivo uscente, fedele alla lista-uno, a quel punto ha palesato in via altrettanto informale un candidato presidente diverso da Trauner: Federico Pastor, a capo da una mini-cordata di imprenditori, la stessa in scala ridotta che si era mossa per prendersi la Triestina Calcio in estate. Sono state giornate di pesante riflessione, raccontano i muri di via Ginnastica. Alla fine - fanno capire tutti - è prevalsa forse la paura di lanciare nuovamente un messaggio sbagliato, o forse ha trionfato il senso di responsabilità, come va di moda dire in quest’era montiana. Le due liste si sono fuse in una unica, con Pastor aspirante “pres” e Martone “vice”.
«Ma c’era poco da mediare - assicura Pastor - ci siamo ritrovati subito in sintonia. Abbiamo messo assieme un direttivo molto valido, composto da imprenditori, professionisti e sportivi». «Ho deciso di candidarmi - spiega Martone - perché mi ero reso conto che al direttivo uscente, nato per traghettare la polisportiva fuori dalle paludi, potesse seguire una nuova fase di stasi. L’accordo con Pastor sono stato io il primo a volerlo, non ho avuto alcun problema a fare un passo indietro». «Sono contenta, la Sgt può continuare nel suo rinnovamento», «l’idea di ringiovanire i ranghi del direttivo mi trova d’accordo», dicono rispettivamente una giovane, la maestra di judo Monica Barbieri, e uno meno giovane, il vicepresidente uscente Vincenzo Addobbati. Il cappello lo mette Felluga: «Sono contento anch’io, una classe dirigente più giovane assicura continuità al piano di risalita di questa grande società».
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