Si è spento il sorriso di Michela infermiera della Croce Verde

Originaria di Grado ma “adottata” da Farra aveva appena 41 anni Il suo impegno per i malati, in passato gestiva il bar Acli della Fortezza 

il lutto

Un male subdolo e tremendo, di quelli che non lasciano scampo, ha spento dopo una lunga battaglia il sorriso generoso di Michela Larghi. È con sgomento, dolore e profonda commozione che l’Isontino ha appreso in queste ore la notizia della scomparsa – a soli 41 anni – di una giovane donna che aveva fatto dell’assistenza al prossimo la propria ragione di vita. Originaria di Grado, ma “adottata” a lungo da Farra d’Isonzo, Michela Larghi è stata un’apprezzata infermiera professionale.

Dopo il diploma conseguito alla Scuola Infermieristica di Gorizia, ha maturato le prime esperienze in alcune residenze per anziani quali Villa San Giusto nel capoluogo, quindi alla casa di riposo di Grado e a Villa Verde a Gorizia. Ma negli anni, assieme al compagno e poi marito Flavijo Bello, si era fatta conoscere e apprezzare per il suo servizio in seno alla Croce Verde Gradiscana, onlus nella quale è stata presente praticamente dagli albori, da metà anni ’90 sino a quando la salute glielo ha permesso.

Larghi è entrata nelle case di molti malati ed anziani, effettuando servizi infermieristici a domicilio in tutto il mandamento gradiscano. Una presenza discreta, allegra, educata: pronta a comprendere il difficile mondo della sofferenza, a sdrammatizzare, ma anche a consentire al paziente di affidarsi con fiducia ai suoi consigli e alle sue indubbie qualità professionali. Mamma, compagna, amica: Michela vestiva tutti questi panni con semplicità e devozione. Per un periodo, sempre assieme al suo Flavijo, ha gestito il bar Acli di piazzetta Emo nella Fortezza, animando con il loro chiosco anche il leggendario “Torneo dei bar” che faceva incontrare i gradiscani sotto le stelle nelle notti d’estate. Larghi lascia nel dolore, oltre al marito Flavijo, la figlia Emma con Ivan, Patrik, Peter, la sorella Chiara unitamente ai parenti ed amici tutti. Le esequie saranno celebrate domani alle 14 nella chiesa parrocchiale di Parrocchia di Santa Maria Assunta a Farra d’Isonzo, muovendo alle 13.45 dalla Cappella dell’Ospedale di Gorizia, ove sarà possibile portare un ultimo saluto dalle 10. Seguirà la cremazione. I familiari intendono esprimere la propria riconoscenza a medici e personale infermieristico del reparto di Oncologia del nosocomio di Gorizia, in testa la dottoressa Perlazzi, al personale dell’Adi dottoressa Redivo, al dottor Romano e lo staff sanitario del Burlo di Trieste ed infine al personale del Policlinico Gemelli di Roma per la professionalità e l’umanità dimostrate. —

L. M.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo