Si è spento Salvatore Colella anima dei siciliani della città

Il suo sorriso era contagioso Fu assessore comunale e collaboratore del Piccolo Il funerale mercoledì alle 11 nella chiesa di Sant’Anna

Si è spento all’ospedale di Gorizia, dove era ricoverato da alcuni giorni, Salvatore Colella, una delle figure più rappresentative della città negli anni Ottanta e Novanta. Sindacalista, politico, giornalista aveva dedicato la sua vita, oltre che alla famiglia, al servizio degli altri.

Colella era nato a Palermo 83 anni fa, aveva lasciato la Sicilia da giovane per ricoprire vari incarichi nell’ambito della Cisl, responsabile zonale dal 1955 al 1957 a Roma, si era poi distinto nell’ambito dell’Inas Cisl ricevendo l’incarico di direttore generale divenendo così il più giovane dirigente del patronato d’Italia. Giunto in Friuli Venezia Giulia ha diretto tutte le sedi provinciali dell’Inas in regione terminando la sua carriera sindacale nella sede goriziana nel settembre 1990.

Gorizia era diventata la sua seconda casa e per la città si era speso anche a livello politico. Nel 1970 il suo primo impegno nelle file della Dc con l’elezione nel Consiglio comunale, dove è ritornato nel 1980 e nel 1990 ottenendo larghi consensi. Nel 1990, alla luce anche delle mille preferenze ottenute, era diventato assessore comunale alle Politiche sociali incarico che ha ricoperto fino al settembre 1993 prima con la giunta guidata da Antonio Scarano, poi dal sindaco Erminio Tuzzi. Dal 1974 al 1980 era stato anche vicepresidente dell’allora Istituto autonomo case popolari Iacp.

Aveva svolto poi una lunga attività pubblicistica collaborando per molti anni anche al Piccolo e al settimanale diocesano Voce Isontina. Poco più di un mese fa l’Ordine dei giornalisti gli aveva consegnato un riconoscimento per i suoi 50 anni di iscrizione all’Ordine.

Nel campo culturale attiva è stata la sua partecipazione all’Associazione culturale e ricreativa siciliana di Gorizia, di cui era stato presidente dal 1993 al 2014 concludendo così la sua intensa e brillante attività, che gli ha consentito di ricevere molti riconoscimenti da varie istituzioni locali e nazionali, per aver dedicato tutte le sue energie a favore dei più deboli, dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini in generale. Come dicevamo una vita al servizio degli altri, che è poi la motivazione del conferimento dell’onorificenza a Cavaliere al merito della Repubblica concessagli il 2 giugno 2010 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Oltre a tutto questo, chi lo ha conosciuto non può dimenticare il suo carattere bonario che esprimeva con quel suo largo sorriso contagioso di buonumore e allegria.Lascia nel dolore la moglie Rita, i figli Graziella, Patrizia e Gianfranco; i nipoti Tanja, Sonja, Pietro, Davide, Matteo e Micol. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 11 nella chiesa di Sant’Anna. Il feretro sarà esposto dalle 8 nella camera mortuaria dell’ospedale di Gorizia. —

Fra. FeM.

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Il Piccolo