Si ferma il Consiglio comunale per il funerale di Beltrame

Si svolgeranno oggi alle 17 a Colugna di Tavagnacco, suo paese natale, i funerali di Stefano Beltrame, il consigliere comunale quarantaseienne del Partito democratico morto domenica sul monte Plauris, nei pressi di Venzone, dopo essere scivolato sulla neve e precipitato in un burrone. Il Consiglio comunale di Trieste che avrebbe dovuto tenersi proprio domani sera è stato di conseguenza sospeso anche perché la maggior parte dei consiglieri e degli assessori parteciperanno alle esequie.
Frattanto il magistrato ha appurato che non c'è bisogno di ulteriori indagini per approfondire i particolari dell'incidente. Beltrame è caduto per 120 metri nel dirupo mentre stava cercando di salire sulla cima più alta delle Prealpi Friulane. Il Procuratore della Repubblica di Udine, Viviana Del Tedesco, sentiti gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Tolmezzo che assieme alle squadre del Cnsas di Gemona del Friuli avevano condotto le operazioni di recupero della salma, ieri ha concesso il nulla osta per la sepoltura dell'uomo, la cui scomparsa ha suscitato vasto cordoglio non solo a Trieste, ma anche in Friuli, specie appunto a Colugna di Tavagnacco. Il magistrato, dunque, ha ritenuto non ci siano responsabilità di terzi e perciò che non fosse il caso di effettuare l'autopsia sul corpo dello sventurato escursionista. Ma il grande dolore per questa morte in montagna rimarrà a lungo impresso nelle menti specie di chi conosceva la passione dell'uomo per le belle camminate negli ambienti naturali incontaminati come lo sono le Alpi, ma anche il suo grande attivismo e la sua voglia di vivere riesplosa oltretutto dopo una grave malattia. A Trieste anche ieri sono continuate le attestazioni di cordoglio e di stima da parte di rappresentanti della politica, del sindacato e dell’università.
Beltrame si era recato domenica sulla Pedemontana assieme a un amico, Loris Gubiani di Gemona per un’esursione sul Plauris. Verso metà giornata però, prima di arrivare in vetta i due si erano divisi perché Gubiani aveva un impegno, mentre Beltrame ha voluto proseguire da solo verso la vetta della montagna. La sera però i familiari di Beltrame, non vedendolo rientrare, hanno dato l’allarme e sono scattate le ricerche. Verso le 9 di lunedì mattina alcuni soccorritori hanno notato i segni di una scivolata lungo un sentiero e ancora più a valle hanno infine trovato, in fondo a un canalone, il corpo di Beltrame che era scivolato lungo 120 metri procurandosi ferite mortali nei violenti e ripetuti impatti contro le rocce.
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