Si sporge dal terrazzino al quarto piano precipita sulla strada e muore sul colpo

Loris Mosetti si è lasciato cadere nonostante in molti lo implorassero di non farlo. Chiuso corso Verdi per un paio d’ore
Bumbaca Gorizia 31_07_2019 Suicidio in corso Verdi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 31_07_2019 Suicidio in corso Verdi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Il suo corpo è volato giù dal quarto piano, dal terrazzino della sua abitazione.

È morto così Loris Mosetti, 83 anni, già consigliere comunale per due legislature al Comune di Monfalcone, volto molto conosciuto della politica e non solo. L’uomo si è lanciato nel vuoto dall’edificio più alto di corso Verdi, ieri mattina. Quando i soccorritori del Sores sono giunti ai piedi dell’alto edificio non c’era più niente da fare. Ma, come da protocollo, si sono prodigati a lungo con le pratiche di rianimazione effettuando con grande vigore e speranza il massaggio cardiaco. Ma non c’è stato nulla da fare. E attorno a mezzogiorno è stato steso, sopra il corpo senza vita, un lenzuolo bianco.

La tragedia si è materializzata poco dopo le 11 quando, in pieno centro, c’era il solito viavai mattutino. Mosetti, stando ad alcune testimonianze raccolte in loco, si sarebbe sporto all’improvviso dal terrazzino. E quando ha iniziato a scavalcare la balaustra, in molti (da sotto, dall’area antistante ai Giardini pubblici) gli hanno urlato di lasciare stare, di soprassedere dal suo tragico intento. C’era anche un carabiniere che ha tentato in tutte le maniere di fargli cambiare idea ma non c’è stato nulla da fare. Mosetti, a quanto pare, era freddo e determinato. «Sentivamo urlare “no”, “non farlo”, “rientra”. Poi si è udito un no prolungato e, quasi istantaneamente, un tonfo», la testimonianza di una commessa del negozio di cosmesi, detersivi e profumi “Tigotà” che si trova nelle immediate vicinanze. «Pareva uno scoppio, un petardo, peggio ancora uno sparo. Poi, ho visto un uomo a terra, esanime», fa eco un passante che stava attraversando la strada in bicicletta.

Un uomo di mezza età che, in quel momento, stava sorseggiando tranquillamente una tazzina di caffè all’esterno del bar-gelateria “La Girandola” è stato, suo malgrado, testimone oculare dell’accaduto, vedendo letteralmente volare un corpo dall’alto e impattare pesantemente sul terreno. Soltanto la buona sorte ha voluto che al momento dell’impatto con il porfido (il corpo è finito direttamente in strada) non passasse nessuno: né pedoni, né ciclisti, né automobili.

I carabinieri non hanno dubbi sull’accaduto. «È stato un atto deliberato. Ci sono parecchi testimoni, compreso un collega», fanno sapere. Pare che in quei frangenti, all’interno dell’appartamento, ci fosse anche la compagna che, nell’immediatezza, non si sarebbe accorta di nulla.

Sinceramente sbigottito il sindaco Rodolfo Ziberna. Conosceva, e anche bene, Mosetti per la comune militanza in Forza Italia. E poche ore prima (martedì sera) l’aveva incontrato in un bar poco distante e, assieme, avevano bevuto un bicchiere. «L’ho trovato tranquillo e sorridente, com’era sempre del resto. Abbiamo scambiato un po’ di battute, parlato di amministrazione e politica, poi ce ne siamo andati. Francamente, non ho notato nulla che lasciasse intravvedere la volontà di farla finita. So che aveva qualche problema di salute ma non avevamo mai approfondito la questione. Sono rimasto davvero senza parole, turbato».

Un sentimento condiviso dall’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano. «Era una persona davvero molto disponibile, piacevole, sorridente, che amava lavorare con i giovani. Addio Loris». —



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