Si uccide a 12 anni gettandosi dalla finestra nel primo giorno di scuola

TRIESTE Ha detto basta, a soli 12 anni, nel primo giorno di scuola. Ha detto basta gettandosi dalla finestra della cucina. Un volo dal quinto piano, da un’altezza di venti metri. La ragazzina è morta sul colpo. Un gesto di protesta o di ribellione che si è consumato in un attimo.
È successo ieri mattina in un palazzo in via Cologna, del quale omettiamo il numero civico per impedire che la ragazzina e anche la sua famiglia possano essere identificati. Ha spiegato con un messaggino scritto sul display del cellulare, ma non inviato, le ragioni della sua tragica decisione. Ha scritto «Odio la scuola» e poi più sotto, riferendosi probabilmente alla situazione difficile che stava vivendo in casa, «Odio la famiglia».
L’allarme è scattato alle 7.15. Si era appena alzata e ieri avrebbe dovuto presentarsi a scuola per il primo giorno in seconda media. È andata in cucina e ha appoggiato una sedia sotto il davanzale della finestra. Ha messo il cellulare bene in vista sul tavolo. Ha lasciato le ciabatte in ordine mettendole sotto la sedia. Infine, ci è salita sopra e dopo aver aperto la finestra, ha fatto un balzo in avanti, verso il vuoto. Il corpo è rimbalzato sui fili della biancheria, ha urtato un muretto ed è finito sull’asfalto del cortile interno proprio vicino a un’aiuola piena di gerani. In casa, in quel momento, c’era la madre della bambina.
Il sindaco di Trieste Roberto Cosolini è annichilito: "Una tragedia che lascia assolutamente sgomenti e su cui è difficile fare valutazioni, in molti casi è anche arduo per gli stessi familiari entrare in queste forme di malessere che a volte si risolvono e a volte diventano insuperabili".
Dolorosa l'analisi di don Ettore Malnati, vicario della Curia di Trieste: "E' necessario rendersi conto dell'accaduto e donare senso e significato a questa tragedia. Non è possibile che una dodicenne si tolga la vita motivando il suo gesto con quei due terribili messaggi. La scuola e la famiglia: ci sta dicendo che a fallire è stata l'intera società. Trieste deve riflettere e recuperare i valori che contano dal sommerso di ognuno di noi".
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