Slitta al 18 febbraio il nuovo appalto mense

L'avvio dell’appalto mense è stato rimandato in sede processuale al prossimo 18 febbraio, data in cui i Consiglio di Stato si pronuncerà sull'ultimo ricorso. Qualche giorno di pausa (l'inizio era previsto per il 6 febbraio) che sarà utile alle parti per riflettere sulla dura vertenza sindacale riguardante 170 lavoratori cui l'appaltatrice Dussmann intende ridurre orari e stipendi.
La notizia è arrivata ieri contestualmente a un nuovo incontro fra il Comune e l'azienda milanese, in cui il sindaco ha chiesto uno sforzo per evitare «qualsiasi penalizzazione che riguardi i lavoratori». Nel frattempo arriveranno presto in consiglio due mozioni, a firmate da Forza Italia e Sel: una chiede di non firmare l'appalto, l'altra chiede di inserire la tutela degli stipendi nei capitolati. Domani, infine, i sindacati scenderanno in piazza rinnovando la loro ferma contrarietà al piano organizzativo della società.
Cominciamo dall'incontro in Comune. Il faccia a faccia, convocato dal sindaco Roberto Cosolini, ha visto partecipare oltre al primo cittadino anche l'assessore competente Antonella Grim e i tecnici comunali. La ditta era rappresentata dai responsabili delle risorse umane e delle relazioni industriali, nonché dal referente regionale. «Il sindaco ha chiesto nuovamente all'azienda un sostenuto sforzo per evitare qualsiasi penalizzazione che riguardi i lavoratori - scrive il Comune -. La Dussmann ha manifestato l'intenzione di raccogliere questa esortazione». Nel frattempo il ricorso al Consiglio di Stato da parte della seconda classificata in gara, la CirFood, ha portato al nuovo stop dell'appalto, prima citato. Dice il Comune: «L'assessore Grim assicura in proposito, a piena tutela della tranquillità delle famiglie, che in tale periodo il servizio verrà ovviamente garantito e proseguito con le attuali modalità».
Sul fronte del consiglio la mozione di Marino Sossi, Sel, chiede che «i capitolati di gara per l'aggiudicazione degli appalti pubblici riportino esplicitamente la clausola di salvaguardia sociale, comprensiva della tutela del mantenimento per ogni lavoratore e lavoratrice del trattamento economico maturato e goduto e che le imprese appaltatrici devono rispettare pena la perdita dell'appalto». Quella di Everest Bertoli (Forza Italia) chiede che il Comune non firmi l'aggiudicazione alla Dussmann in quanto i tagli «violano l'articolo 36 della Costituzione»: «È difficile immaginare una esistenza libera e dignitosa con 300/400 euro mensili. La credibilità di questa amministrazione nel risolvere le problematiche della città è pari a zero: non è capace di vigilare nemmeno sugli appalti aggiudicati dal Comune stesso». I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil scenderanno in piazza Unità domani dalle 11 alle 13 per chiedere al Comune «una proroga di servizio a CirFood (attuale gestore ndr) fino ad un periodo dell'anno di chiusura delle scuole».
(g.tom.)
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