Smaltire i rifiuti a Moraro costa meno che a Pecol dei Lupi

Per una tonnellata di immondizie chiesti 140 euro all’impianto di compostaggio contro i 180 della discarica

 

CORMONS

Portare i rifiuti all’impianto di selezione e di compostaggio dei rifiuti di Moraro è conveniente. Quand’era aperta la discarica di Pecol dei Lupi venivano richiesti 180 euro a tonnellata. La medesima quantità di spazzatura condotta a Moraro costa, invece, 140 euro circa. Portare i rifiuti al termovalorizzatore di Trieste comporta, invece, un esborso di 124 euro a tonnellata, viaggio incluso: questo, stando alle recenti informazioni diffuse dall’assessorato provinciale all’Ambiente.

Ma entriamo nel merito della ”Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti”, messa a disposizione dallo stesso ente intermedio. Dall’analisi parrebbe che l’attività dell’impianto morarese è intensa. «L’impianto di compostaggio di Iris - si legge nella relazione - è autorizzato a trattate 18mila tonnellate all’anno mentre ha registrato un’operatività effettiva di 15mila tonnellate, delle quali 7mila di rifiuto umido e altre 8mila derivante da sfalci e rami da manutenzione di giardini. L’attuale autorizzazione ha validità sino a tutto il 2017».

Sono state prodotte 3mila 500 tonnellate di ammendante che è stato venduto a 8 euro a tonnellata: gran parte del valore aggiunto nella commercializzazione va però a beneficio, oggi, non del produttore Iris ma del trasformatore (i terricciatori che aquistano l’ammendante da miscelare con materiali torbosi). Per questo motivo Iris dovrebbe avviare la procedura di certificazione del prodotto per organizzare conseguentemente la vendita diretta.

All’impianto morarese è attiva anche una linea di trattamento del rifiuti indifferenziato o residuo e «accoglia - si legge nel fascicolo statistico del bilancio di previsione 2011 - i rifiuti urbani che provengono da Grado ed è autorizzato per novemila tonnellate all’anno». «La linea, impostata secondo lo schema classico di un trattamento meccanico biologico (tmb) nella variante dello splitting (a separazione di flusso, ossia con separazione sopra/sottovaglio in testa) - si legge ancora nella relazione - è dedicato al trattamento del rifiuto umido proveniente da Grado ed autorizzato per novemila tonnellate/anno di rifiuti urbani in ingresso.

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