Smerciavano hashish, condanne per 38 anni

Trentotto anni di carcere per centinaia di chili di hashish spacciati per mesi in città. Le condanne a quella che è stata indicata come la più attiva banda di spacciatori di Trieste sono state inflitte (in abbreviato) ieri dal giudice Laura Barresi che ha accolto sostanzialmente le richieste del pm Matteo Tripani. In particolare la pena più pesante è quella irrogata a Moreno Saiz, 49 anni: 6 anni e 4 mesi di reclusione. E poi Marino Ocovich, 58 anni: 4 anni e 8 mesi. Ancora: Samuel Cherin 45 anni, 4 anni e 5 mesi; Paolo Maurich, 4 anni; Michele Ulcigrai, 4 anni e 2 mesi. Altre condanne per Sebastiano Giurco, 25 anni, 2 anni e 8 mesi; Giuliano Milossa 43 anni, un anno e 4 mesi.
Hanno poi patteggiato Alfredo Treppiedi, 40 anni, (un anno di reclusione); Maximiliano Fonda, 41 anni, (10 mesi); Pamela Regelli, 28 anni, (un anno e 6 mesi); Fabio Palmisano, 27 anni, (un anno e 4 mesi); Maurizio Benci, 54 anni, (due anni e 9 mesi).
L’indagine - coordinata dal pm Matteo Tripani - era nata il 7 dicembre del 2011 durante un controllo, con l'arresto di uno spacciatore locale. Il suo nome è Alfredo Treppiedi. In tasca aveva alcuni pezzetti di hashish. A casa gli agenti gli avevano trovato altri 80 grammi di droga.
Attraverso il controllo del suo cellulare gli investigatori della squadra mobile erano poi risaliti al fornitore, Marino Ocovich. Era emerso così che la droga veniva nascosta nella zona boschiva adiacente al sentiero della Napoleonica. Lì i pusher la depositavano, per poi andare ogni giorno a prenderne una quantità daspacciare in città.
E a quel punto è stata tesa la rete. Nei mesi successivi i vari trafficanti ci sono caduti in trappola uno a uno. All'inizio di aprile gli investigatori avevano bloccato nei pressi della barriera del Lisert un Renault Kangoo sul quale viaggiava una coppia di insospettabili. Nell'auto erano stati trovati 5 panetti di hashish: erano nascosti sotto un pannello della portiera destra del mezzo commerciale che era stato noleggiato qualche giorno prima da una società triestina.
Due settimane prima era incappata nella rete una vecchia e malconcia Ford Escort. Nell'auto fermata a San Giovanni di Duino erano occultati 26 panetti di hashish, in tutto quasi tre chili. In manette era finito Paolo Maurich. In seguito erano progressivamente spuntati altri pusher. (c.b.)
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