Sommariva lascia l’Autorità di sistema e diventa presidente al porto di La Spezia

«Provo gioia e malinconia perché devo andare» confessa il segretario che stava mettendo ordine a Portorosega
Bonaventura Monfalcone-21.12.2016 Nuova gru-Compagnia portuale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.12.2016 Nuova gru-Compagnia portuale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Il segretario generale dell’Autorità portuale Mario Sommariva lascerà Trieste, per assumere la presidenza dell’Authority del Mar Ligure orientale, con sede alla Spezia. La notizia è stata ufficializzata ieri con un tweet dal governatore della Liguria Giovanni Toti, che ha dato l’assenso all’indicazione avanzata dal ministero dei Trasporti. Sommariva, tra l’altro, nelle ultime settimane si è molto speso per cercare di mettere ordine a Portorosega tra le imprese. «Su proposta del ministro De Micheli ho firmato l’intesa su Paolo Emilio Signorini per il Porto di Genova e Savona e Mario Sommariva per quello della Spezia. Buon lavoro a entrambi per le moltissime cose che abbiamo da fare per far ripartire la Liguria». Con queste parole Toti ha reso nota la decisione del Mit, che ha a sua volta già confermato Zeno D’Agostino alla presidenza del Porto di Trieste. Sommariva subentrerà a Carla Roncallo, passata all’Autorità dei Trasporti.

Nato a Genova nel 1957, Sommariva arriva ai vertici della portualità italiana dopo due mandati da segretario generale a Trieste e altrettanti a Bari. Ruoli ricoperti dopo una lunga militanza nella Cgil, dove è stato segretario nazionale per il Dipartimento mari, porti e logistica. Sommariva si dice «onorato di questo incarico per cui sono stato scelto dalla ministra De Micheli e dal presidente Toti, che ringrazio entrambi. Comincia per me una grande sfida, ma il lavoro svolto da chi mi ha preceduto mi fa trovare un porto efficiente e dove regna forte armonia fra tutte le componenti. Ho un sentimento molto ambivalente: c’è la grande gioia, ma anche una forte malinconia per dover lasciare una città, un porto e un presidente che mi hanno dato moltissimo. Il rapporto con Zeno è stato straordinario, lasciare lui e la città mi addolora». D’Agostino non nasconde le preoccupazioni: «Sono diviso – sospira – tra la gioia per Mario e ciò che questo comporta. Sommariva riceve un riconoscimento della sua professionalità, ma sarà impossibile trovare una persona come lui. Ma siamo felici: la nomina è arrivata durante la conferenza dei presidenti delle Autorità portuali e il commento sulle capacità di Mario è stato unanime. Subito dopo, hanno cominciato a chiedermi cosa faremo».

La scelta del sostituto spetta al presidente, che potrà operare una scelta interna o esterna all’Ap. D’Agostino ha voluto attendere l’ufficializzazione della nomina per cominciare i sondaggi, ma è probabile che la delega totale che Sommariva aveva in porto venga suddivisa tra più figure dirigenziali interne, coordinate dal nuovo segretario generale. «Lasciamo un po’decantare e poi vedremo», dice D’Agostino, che invita la politica a non intromettersi nella designazione: «Condizionare la scelta del segretario generale significa creare il presupposto per una gestione non ottimale dell’Autorità. Ovunque è successo abbiamo visto com’è andata». «Avremmo preferito che la coppia continuasse – ammette il presidente di Confetra Stefano Visintin – ma capiamo che Sommariva si sia guadagnato sul campo il ruolo di presidente. La scelta del sostituto sarà molto difficile e non invidio il prossimo segretario generale, che sarà sempre paragonato a una persona dalle grandi capacità d’ascolto com’è Mario». —

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