Sono 43 i “punti neri” della viabilità isontina

La lista degli interventi ritenuti necessari dalla Provincia, ente ormai in avanzata fase di dismissione
Di Stefano Bizzi
Bumbaca Gorizia 19/07/2008 Donatella de Gironcoli - Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia 19/07/2008 Donatella de Gironcoli - Foto di Roberto Coco

[Una lista di 43 interventi ritenuti necessari per rendere più sicura la viabilità dell’Isontino. È questa una delle “eredità” che la Provincia lascerà alla Regione: un’eredità di potenziali opere pubbliche da realizzare stimata in 18 milioni di euro. Domani pomeriggio l’assessore alle Infrastrutture Donatella Gironcoli presenterà il dossier “Ricognizione delle esigenze della Viabilità provinciale” ai sindaci. Mentre la Sinistra Isonzo si è dotata di un piano mandamentale che evidenzia una maggior strutturazione delle richieste, la Destra Isonzo appare più disorganizzata. Per quanto riguarda l’Alto Isontino, nel dettaglio, sulla strada turistica che viene da Cormons, Dolegna ha chiesto modifiche alla sezione stradale con percorsi ciclabili o ciclopedonali. Dal canto suo, Cormons ha evidenziato la criticità dell’intersezione che lungo la Provinciale 16 “di Angoris” incrocia con le vie Corona, Tiepolo e Michelangelo. Modifiche alla sezione stradale con variazioni geometriche e percorsi ciclopedonali vengono chiesti anche dal Comune di Farra per l’incrocio tra le vie Alighieri (Sp10 Farra-San Lorenzo) e Gorizia (Sr351). Sempre a Farra, e sempre lungo la Sp10, finisce sotto le lente d’ingrandimento anche l’incrocio tra le vie Dante, Roma e Pitteri. A Capriva appare critico il tratto di ingresso al paese lungo la regionale 56, ma ad essere stati segnalati sono anche l’incrocio tra le vie Roma e Battisti e un’intersezione tra la pista ciclabile del Collio e la viabilità ordinaria. Per quanto riguarda il Comune di San Lorenzo, sicuramente da rivedere è l’incrocio lungo la Sp5 per Mariano all’altezza di via Pottendorf, ma l’amministrazione ha evidenziato anche la pericolosità della curva al km 1,185 della Sp10 per Farra (che ha bisogno di essere rettificata e allargata). Quattro nuove rotonde sono le richieste del Comune di Medea; tre riguardano la Sp6 Angoris-Medea-Versa: la prima all’intersezione con la diramazione per Chiopris, la seconda all’altezza di via 3 aprile e la terza in corrispondenza con via Ara Pacis. La quarta e ultima rotonda sarebbe invece necessaria sulla Sp7 Medea-Fratta all’incrocio con via Castelculier. Sono 4 anche i punti neri individuati da Mariano: il primo riguarda i 500 metri iniziali della Sp3 che richiede modifiche alla sezione stradale e percorsi ciclopedonali, il secondo riguarda addirittura la nuova rotonda sulla variante alla 305, il terzo la riqualificazione di via Olea e il quarto la trasformazione di via della Comungna in un percorso ciclopedonale. Frequente teatro di incidenti (anche mortali), l’incrocio nella zona industriale di Gorizia tra la Sp8 e la ex 56Bis è tra le priorità del Comune di Gorizia insieme all’angusta via Vittorio Veneto. Nel capoluogo attenzione è riservata anche in quella via Alviano dove giovedì mattina si è registrato l’investimento mortale a un cittadino pakistano. Per quanto riguarda Savogna, è necessario intervenire per moderare il traffico lungo la Sp8, strada molto frequentata che taglia in due il paese in tutta la sua lunghezza. Un intervento per moderare il traffico lo chiede anche Gradisca: in ballo c’è l’“anello” via Roma-via Aquileia-via Udine. L’amministrazione gradiscana ha poi chiesto modifiche del tracciato alle porte d’ingresso del paese agli incroci tra la Sp4 e via Colombo, tra la Sr252 e la Sr305 e tra la Sp18 e la Sr351.

Nella lista anche l’incrocio tra via della Comugna e la provinciale per Moraro. Corposo è anche il dossier di Romans che chiede la sistemazione dell’incrocio tra la tangenziale Ovest e la Sr252, il prolungamento della stessa tangenziale ovest per superare l’abitato di Versa, la sistemazione del tratto viario tra la rotonda in località Zuccole e l’intersezione con la Sr252 e del nodo tra la stessa regionale 252 e la Sp18. Più parco Sagrado che si accontenterebbe di sistemare la cosiddetta Strada della Mandriata. Villesse, infine, chiede di rivedere l’incrocio tra la Sr351 e via Fossattis oltre a tutto il tratto della regionale fino a via Tomadini.

Stefano Bizzi

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