Sospeso dall’Ordine, ma curava i pazienti

Si chiama Gianluca Coslovich ed è un dentista accusato di aver esercitato abusivamente la propria professione nel periodo in cui era stato sospeso per 18 mesi dall’Ordine dei medici.
Ieri si è aperto il dibattimento davanti al giudice Massimo Tomassini e il professionista, difeso dall’avvocato Emanuele Urso, ha protestato la propria innocenza. In sintesi ha detto che era presente nel suo studio di via Maovaz 2, ma con il ruolo di “segretario” alla reception. Gli interventi in bocca dei pazienti, secondo questa testi, erano affidati al dottor Michele Callea.
Per confutare questa tesi, sia l’Ordine dei medici, sia l’Associazione nazionale dentisti italiani, si sono costituiti parte civile e nell’atto presentato al giudice, sostengono tra l’altro che il dottor Gianluca Coslovich ha già subito due condanne per concorso nell’esercizio abusivo della professione medica. Proprio in forza di questi provvedimenti non poteva lavorare per decisione dell’Ordine. Il periodo di interdizione era iniziato il 20 dicembre 2008 e avrebbe dovuto concludersi 18 mesi più tardi.
Invece un paziente che ha testimoniato ieri in aula e che si è rivolto anche al giudice civile per chiedere i danni di un intervento effettuato a suo parere non a regola d’arte, aveva attivato nell’aprile del 2009 la magistratura. Lo aveva fatto indirettamente scrivendo all’Ordine che poi aveva obbligatoriamente informato la Procura delle Repubblica e i carabinieri del Noe. Nella vicenda era entrato anche un investigatore privato. morto un anno fa- la cui relazione non ha potuto però essere inserita nel fascicolo del processo. Prossima udienza tra poco più di un mese.
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